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Casa de 'Nialtri, le associazioni: "Gli ex occupanti spostati come birilli"

I rappresentati di Casa de 'Nialtri chiedono verifiche sulla presunta inagibilità del secondo piano di Un Tetto per Tutti e sulla mancanza di posti letto della struttura a Polombina

Un'assemblea proprio davanti all'ex scuola occupata in via Ragusa, da una settimana chiusa con un lucchetto al cancello e con travi di legno che bloccano porte e finestre. Per i coordinatori di Casa de 'Nialtri i conti non tornano.
Oltre alle modalità dello sgombro da loro definite "inaccettabili", c'è la questione dei posti letto nella struttura di Palombina, una delle soluzioni pensate dal Comune.  Questi non sarebbero stati sufficienti per ospitare gli ex occupanti, tanto che otto abitanti di Casa de 'Nialtri che avevano accettato prima dello sgombro di sistemarsi nella struttura lungo la Flaminia, sarebbero stati fatti spostare ad Un Tetto per Tutti per lasciare posto ai senza casa che per qualche giorno sono stati nell'agriturismo di San Marcello.

Assemblea Casa de Nialtri (2)-2-2A raccontare la vicenda è proprio uno degli ex occupanti che avrebbe preso il posto di un egiziano. «Quando sabato sono arrivati quelli del Gus per dirci che dovevamo andare via dall'agriturismo di San Marcello, ci hanno mandato nella struttura a Palombina. Ma quando siamo arrivati lì, abbiamo visto altri ex occupanti di Casa de 'Nialtri che avevano accettato precedentemente la proposta e che sarebbero dovuti restare per 6 mesi,  preparare le loro cose perché venivano spostati a Un Tetto per Tutti per lasciare il posto a noi».

Dei 40 abitanti di Casa de 'Nialtri al momento dello sgombro, 25 sono stati portati a San Marcello, 15 hanno rifiutato. Dei 25, dopo il 5° giorno nell'agriturismo, 9 sono stati mandati nella struttura a Palombina, 13 nell'ostello di Jesi  e 3 nelle case di via Astagno. Ma dei 9, solo 5 sono andati a Paolombina, 4 hanno deciso di andare al Centro Sociale Asilo Politico alla Baraccola.  
Questi 4 sono stati lasciati a San Marcello e hanno dovuto provvedere da soli a tornare ad Ancona.

Altra questione è la presunta inagibilità del secondo piano di Un Tetto per Tutti. «Abbiamo chiesto delle verifiche urgenti al Comune. Se così fosse allora la struttura presenterebbe la stessa situazione dell'ex asilo- commenta Daniela Diomedi, consigliere comunale MoVimento 5 Stelle-. Ci sarà un controllo serrato per vedere se davvero partiranno i lavori di ristrutturazione della struttura di via Ragusa. Continueremo la mappatura degli edifici vuoti e abbandonati in città per portare avanti iniziative di co-housing. La Regione aveva stimolato progetti simili ancor prima dell'occupazione».

Sabato alle 17 ci sarà la grande manifestazione che partirà da Piazza Ugo Bassi e che arriverà al Teatro delle Muse. Previste diverse centinaia di persone. Gli organizzatori assicurano «sarà una manifestazione partecipata e pacifica».

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