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Il bilancio passa ma le opposizioni abbandonano l'aula, Rubini: «Impedito dibattito democratico»

Nessun problema per le forze di maggioranza che, una volta accertato il numero minimo legale da parte della Presidenza, hanno tirato dritto e votato il bilancio di previsione

Mancavano 2 delibere e 2 ordini del giorni per non parlare di tutta la discussione che sarebbe dovuta seguire al bilancio di previsione approdato oggi nel consiglio comunale di Ancona, ma quando erano circa le 19 si è verificata una frattura tra maggioranza e forze di opposizione. Il Presidente del consiglio Simone Pelosi ha convocato tutti i capigruppo in una riunione dove è emerso come la maggioranza volesse procedere al voto mentre le opposizioni avrebbero preferito rimandare al giorno dopo, quando era già prevista una sessione straordinaria, per un dibattito completo e approfondito sul tema, senza forzature. Proposta respinta. E così, per tutta risposta, le forze di opposizioni hanno abbandonato l’aula del consiglio. Nessun problema per le forze di maggioranza che, una volta accertato il numero minimo legale da parte della Presidenza, hanno tirato dritto e votato il bilancio di previsione. Lo stesso su cui oggi era nata una bagarre sul tema della Tari. 

Sul fatto interviene tempestivamente il consigliere Francesco Rubini (SEL-ABC) che ha detto: “Il gesto è seguito all' ennesimo atto di volgarità e autoritarismo istituzionale ad opera della giunta e della maggioranza di centro sinistra. Malgrado la convocazione già prestabilita e concordata per il proseguo del consiglio comunale nella giornata di domani (senza alcun ulteriore gettone di presenza), la giunta ha infatti respinto ogni richiesta in questo senso da parte della minoranza, che consapevole dell'ingente mole di lavoro restante (due delibere di giunta, dibattito sul bilancio e due Ordini del Giorno consiliari), alle ore 19.00 ha  ragionevolmente richiesto di poter riprendere i lavori domani mattina allo scopo di garantire un dibattito il più possibile democratico, approfondito e privo di qualsiasi limitazione. A fronte di questa richiesta, caratterizzata dal massimo del buon senso, la maggioranza ancora ha ancora una volta risposto negativamente, imprimendo al dibattito un'accelerazione forzata priva di qualsiasi logicità istituzionale sopratutto se relazionato all'importanza della discussione sul bilancio. Di conseguenza le opposizioni, denunciano l'ennesimo atto anti democratico della maggioranza di centrosinistra, e l'impossibilità dello svolgimento, nel migliore dei modi, delle proprie funzioni, hanno deciso di abbandonare l'aula e di non rendersi protagonisti della dell'ennesima trasformazione del consiglio comunale in un plebiscito”.

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