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Consiglio a vuoto, Gramillano cede: dimissioni attese in giornata

Si è concluso con un nulla di fatto il Consiglio comunale di ieri che avrebbe dovuto vedere l'approvazione dell'assestamento di Bilancio. Indiscrezioni riportano le dimissioni del sindaco entro oggi

Si è concluso con un nulla di fatto il Consiglio comunale di ieri che avrebbe dovuto vedere l’approvazione dell’assestamento di Bilancio: nemmeno uno dei 70 emendamenti presentati dalle opposizioni (con la promessa di ritirarli in caso di dimissioni del Sindaco) è stato votato, e Gramillano è rimasto per tutta la prima parte dei lavori chiuso in un omerico silenzio, in attesa di una “riunione di maggioranza”. La paralisi dei lavori è scattata quasi subito, e si è protratta fino alle 14 circa, orario in cui i democrat hanno fatto mancare il numero legale e si sono riuniti con il primo cittadino. Riporta il Messaggero che in quella riunione si sarebbe ripresentata la situazione già nota, con il Consiglio diviso in due tra coloro che vogliono andare a elezioni anticipate e i consiglieri che invece puntano ad andare avanti.

A quel punto – ricostruisce sempre il quotidiano – Gramillano avrebbe preso atto della situazione e avrebbe dichiarato la sua intenzione di presentare le dimissioni nella giornata di oggi.
Il sindaco vorrebbe però tentare il tutto per tutto e chiedere comunque una verifica ufficiale (che si dovrebbe svolgere nel primissimo pomeriggio), il cui verdetto pare già scritto, con i fedelissimi del sindaco ridotti ormai a soli 8 consiglieri fra le file del Pd: Betto, Morbidoni, Fiordelmondo, Sampaolo, Rossi, Cantani, Cardoni e Moglie; cui potrebbero aggiungersi Freddini (misto), Perticaroli (Api) e i 3 Idv Tagliacozzo, Micheli e Filippini, 13 consiglieri, troppo pochi per pensare di resistere.

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