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Bike sharing a Fabriano, Terzoni (M5S): «Il Comune racconta balle»

«Ho presentato un'interrogazione perché quanto accaduto a Fabriano è una vera e propria porcheria. Ho chiesto al Ministro che controlli ci sono sul corretto uso dei fondi distribuiti ai comuni»

«La vicenda del bike sharing di Fabriano è uno di quei casi di malapolitica dall’amaro retrogusto tutto italiano: si tratta di uno dei migliaia di progetti che ricevono finanziamenti pubblici e che nessuno controlla. Così, dopo 5 anni di tira e molla e con un servizio che a tutt’oggi i fabrianesi non hanno visto neppure in cartolina, il Comune di Fabriano continua a riferire al Ministero quello che per anni ha ripetuto ai cittadini, cioè che va tutto bene madama la marchesa. E il Ministero ci crede. Basta ripercorrere la vicenda: Fabriano riceve fondi per il progetto di un parcheggio scambiatore auto-autobus e per lanciare, in parallelo, il bike sharing. Il tutto volto a diminuire la circolazione delle auto in città. Il parcheggio di inter-scambio ad oggi è un piazzale realizzato in zona cimiteriale e quindi senza la possibilità nemmeno in futuro di realizzare biglietteria, servizi igienici, pensiline e sala di attesa, rovente d’estate e gelido d’inverno privo persino di panchine, mentre per il bike sharing si sono visti solo gli stalli delle biciclette che nel frattempo si sono danneggiati e rischiano di non essere più funzionanti. Delle due ruote neppure l’ombra, nonostante una giunta che come un disco rotto annuncia ad ogni pié sospinto l’arrivo di una manifestazione di interessi per far partire sto benedetto bike sharing. La consiliatura intanto volge al termine, e in questo febbraio al mattino i cittadini si ibernano nello spiazzo sotto al cimitero e delle bici neanche un raggio. Questa indecenza mi ha portato ad allargare l’occhio in altre parti d’Italia, ed ho tristemente costatato che di progetti fantasma ne abbiamo ad ogni cantone». Così Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.

«Ho presentato un’interrogazione perché quanto accaduto a Fabriano è una vera e propria porcheria. Ho chiesto al Ministro che controlli ci sono sul corretto uso dei fondi distribuiti ai comuni mediante bandi – specifica -  e come esempio ho portato proprio il progetto del parcheggio scambiatore e del collegato sistema di bike sharing presenti a Fabriano. Il Ministro ha risposto che il parcheggio funziona visto che offre la possibilità ai cittadini di lasciare le proprie auto per raggiungere il centro con i mezzi pubblici ma i cittadini sanno benissimo che non è così. Un’area che in pochi sfruttano, e quei pochi tra mille tribolazioni. Oltre appunto al servizio su due ruote che non esiste. Due luccicanti novità che 5 anni fa in campagna elettorale vennero spacciate come due rivoluzioni, ma che dopo centinaia di migliaia di euro gettati alle ortiche di fatto non danno nulla al cittadino perché non funzionano. Questa vicenda è doppiamente grave: da una parte c’è un comune che usa male i soldi pubblici e racconta al Ministero una realtà che non esiste e dall’altra c’è la totale mancanza di controllo da parte di un Ministero che non si attiva nemmeno quando viene sollecitato. Ora siamo di nuovo in campagna elettorale, e sono certa che le promesse da parte dell’area di riferimento della giunta uscente ripartiranno a spron battuto. Noi vigileremo, come sempre».

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