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Mobility Week: Ballanti propone nuovo sistema di trasporto pubblico

“Appello all'Amministrazione e ai partiti: ora la politica faccia quel che deve, cioè governare il trasporto pubblico a vantaggio dei cittadini che sono i veri proprietari del servizio”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

C’è un’alternativa alla progressiva chiusura dei trasporti pubblici di Ancona e si chiama “Il Sistema a cerchi”, una nuova pianta dei trasporti basata su pochi concetti: eliminazione di ogni sovrapposizione, un anello centrale veloce e frequente, tre capolinea dai quali partono le linee di zona,rivisitazione, accorpamenti di linee per non mantenere le frequenze con intervalli accettabili ed un nuovo modo di viaggiare in bus in città.

La proposta del Sistema a cerchi, che viene presentata nuovamente nella Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2013, è già stata presentata in occasione della Settimana Europea delle Mobilità 2012 all’Amministrazione e all’allora nuovo presidente Conerobus Valeria Mancinelli, oggi Sindaco di Ancona. Da due anni ai tagli di risorse da parte della Regione i tecnici di Conerobus predispongono solo tagli indiscriminati senza eliminare gli sprechi: chiusura anticipata del servizio e taglio di corse con addirittura sospensioni festive. La politica firma ad occhi chiusi quanto predisposto dai tecnici, quando essa dovrebbe dare l’indirizzo in quanto Conerobus è una società per il 51% del Comune di Ancona quindi dei cittadini; chi guida il Comune di Ancona ha il dovere di tutelare il servizio dei proprietari, cioè dei cittadini! Quindi la responsabilità di ciò che sta avvenendo è della politica, in quanto il tecnico è solo uno strumento nelle mani del decisore politico. Si chiede contestualmente alla politica di non firmare altri tagli indiscriminati che sembra saranno contenuti nel prossimo orario di settembre.

La pianta dei trasporti pubblici di Ancona è eredità dell’impianto degli anni ’50 con avvenute successive parziali modifiche negli anni successivi a causa dell’espansione della città sulle e oltre le colline. Oggi, da una parte a seguito delle minori risorse economiche da parte della Regione e dello Stato centrale, e dall’altra al caro-carburanti che spinge molte persone a volersi nuovamente spostare con i mezzi pubblici, naturalmente ove il servizio è soddisfacente,  si avverte la necessità di ripensare per Ancona l’intera pianta del trasporto pubblico. Inoltre per una città come Ancona che è una delle più inquinate d’Italia e ha un’orografia particolare che non consente agevoli spostamenti in bicicletta, solo un buon servizio di trasporto pubblico è la risposta anche in termini di salute dell’ambiente e delle persone, come noto i danni alla salute da inquinamento si pagano cari e saranno un costo aggiuntivo alla società in una spirale negativa. Quando il servizio viene, come avvenuto questi mesi, complessivamente contratto, le corse diminuite a passaggi ogni ora, i collegamenti serali soppressi,  quelli festivi falcidiati e semichiusi e vengono lasciati intatti gli sprechi (soprattutto sovrapposizioni inspiegabili), la qualità del trasporto pubblico, che è e deve rimanere un servizio ai cittadini, si abbassa, e ciò a svantaggio degli utenti. In quest’ottica viene presentata alla città una proposta per un moderno impianto di trasporto pubblico al fine di conciliare economicità ed offerta di qualità." La proposta si basa sul passaggio dal sistema attuale ad un “sistema a cerchi”, che di seguito viene presentata per sommi capi, in quanto i dettagli possono essere esplicati solo in un tavolo di lavoro.

Diapositiva1-4Il sistema a cerchi prevede un anello centrale Cavour-Marconi-Stazione-Bassi-M.della Resistenza-Cavour, rappresentato dall’anello rosso del logo, con due linee di bus, una in un senso di marcia e una nell’altro (come ad esempio in città come Bologna, Milano, Vienna, ecc..). Queste linee sarebbero linee veloci transitando su corsie preferenziali vere, cioè protette, come avviene in altre città, frequenti in quanto avrebbero passaggi ravvicinati e cadenziati, pulite in quanto essendo esercitate da filobus proprio nelle tratte centrali contribuirebbero ad abbassare l’inquinamento dell’aria ed acustico, a bassa evasione dei titoli di viaggio in quanto su queste linee, dove avviene generalmente gran parte l’evasione dei biglietti, che è una perdita per l’azienda e un costo per la collettività, verrebbero reintrodotti i bigliettai/controllori, riutilizzando il personale eventualmente in eccesso dalla diminuzione dei bus circolanti e contrastando la politica del mandare a casa i lavoratori come avvenuto fino ad oggi con i tali lineari effettuati.

Queste due linee circolari, indicate come la 10 e la 11 collegherebbero i tre capolinea di zona CAVOUR, BASSI , STAZIONE C.LE, rappresentati dai dischi verde, blu e giallo del logo; in questi capolinea di zona partirebbero tutte le altre linee di zona, cioè per i quartieri che gravitano attorno ai rispettivi capolinea, rappresentate dai cerchi neri attorno ai dischi colorati: in p.za Cavour quelle del settore centro/Pietralacroce, in p.za U.Bassi le linee attuali per i quartieri periferici e in Stazione C.le quelle per la zona nord. Ogni linea di zona terminerebbe nel rispettivo capolinea di zona e questi sarebbero interconnessi e collegati tra loro dalle nuove linee veloci e frequenti. In Stazione centrale le due linee, una in direzione p.za U.Bassi-Galleria-p.za Cavour (linea 10) e l’altra in direzione via Marconi-Porto-p.zza Cavour (linea 11), raddoppierebbero di fatto l’offerta attuale di collegamento con il centro.

"Gran parte delle linee sarebbero riviste e corrette ove necessario, prevedendo nuovi percorsi, unificazioni, rimodulazioni, aumenti di frequenza o diversa frequenza in base alle necessità reali dell’utenza; in questo modo non si assisterebbe più a passaggi di bus semivuoti uno dietro l’altro, come ad esempio accade ora in via Maggini, Marconi, Martiri della Resistenza. Grazie a questo cospicuo risparmio verrebbero reintrodotte alcune corse serali soppresse sia nel settore urbano che in quello extraurbano, alcune corse per superare il blocco festivo dei bus tra le 13 e le 15,30 e dopo le 19 (interi quartieri isolati!!) ed alcuni collegamenti per gli Ospedali Riuniti recentemente tagliati (festivi ore 5,00 e 22,30 utili al personale ed ora lasciato a piedi)".

 Il sistema a cerchi prevede un nuovo modo di spostarsi e di lavorare: per assicurare necessarie coperture sia come estensione orario del servizio che come ottimali passaggi non diradati, viene chiesta la disponibilità agli utenti di non voler attraversare la città da un capo all’altro con un solo autobus; agli autisti viene chiesto di non giudicare negativamente il ricorso ad un nuovo sistema di turni e di rotture di carico, perché solo agendo nella eliminazione di tutte le sovrapposizioni potremo garantire ai cittadini, utenti e lavoratori, un trasporto pubblico moderno che concili economicità, vincoli di risorse, qualità, servizi garantiti con le tutela degli utenti e dei posti di lavoro. Solo agendo sulle rotture di carico e sovrapposizioni potremo centrare l’obiettivo di un migliore sistema di trasporto pubblico per la città e il suo bacino.

Alcune linee avranno alcune nuove numerazioni, ci saranno linee nuove ed altre unificate, e tutte rispetteranno il criterio di zona attuale (1 centro, 2 Pinocchio, 3 Posatora, 4 Tavernelle, ecc..) perché questo aiuta ad individuare velocemente il quartiere che serve la linea. Le linee extraurbane avranno numerazioni a due cifre più la lettera attuale e solo l’attuale A, B, C arriveranno in piazza Cavour, tutte le altre termineranno in zona Stazione (in attesa dell’autostazione anche nel piazzale ex deposito ATMA di via Marconi), attuando lo sfoltimento delle sovrapposizioni urbano/extraurbano. Le linee extraurbane, nell’ambito del territorio comunale, effettuando poche fermate, si configureranno di fatto come linee express, aumentando la tipologia dell’offerta all’utenza.

Questo nuovo sistema a cerchi presuppone un cambiamento nella concezione del trasporto pubblico e nelle abitudini, essendo certi che un capoluogo di regione come Ancona, è in grado si affrontare questo cambiamento per offrire un trasporto pubblico migliore".

Caratteristiche della proposta:

    un anello di collegamento centrale veloce, frequente, pulito, silenzioso, effettuato in gran parte su corsie preferenziali e precedenze semaforiche
    tre capolinea dove partirebbero le linee di zona
    nessuna sovrapposizione di bus con alleggerimento bus in centro ed eliminazione degli sprechi
    rimodulazione rotture di carico per reintrodurre alcune corse soppresse dai tagli lineari
    orario di servizio garantito dalle 5.00 alle 0.30
    corse più frequenti ove necessario e percorsi ed orari meglio cadenziati e fissi
    aumento della velocità dei collegamenti e quindi l’appetibilità generale del trasporto pubblico
    recupero dell’evasione dei titoli di viaggio  

Agli utenti viene assicurato:

    certezza di collegamenti adeguati e passaggi cadenziati
    reintroduzione alcune corse ora soppresse
    aumento della velocità di percorrenza dei bus
    considerare che questo è possibile solo agendo sulle rotture di carico e non voler attraversare la città da un capo all’altro con un solo bus.

Agli autisti viene assicurato:

    aumento della velocità commerciale con corsie preferenziali veramente protette e semafori con precedenza per bus
    tutela dei posti di lavoro, prevedendo, in caso di eccesso di autisti rispetto ai bus circolanti, l’istituzione delle figure di bigliettaio/controllo per recuperare l’evasione dei titoli di viaggio

•         considerare che questo è possibile solo agendo sulle rotture di carico e riconsiderando la turnistica

Conclusioni:

Questa proposta viene fatta con l’intento di:

    modernizzare il servizio
    rendere più  efficiente il trasporto pubblico
    renderlo più appetibile e competitivo per farlo utilizzare ancor più
    far crescere e sviluppare l’Azienda come è avvenuto fino a pochi anni fa
    ridurre l’impatto ambientale in generale (più bus = meno inquinamento)
    ridurre l’impatto ambientale dello stesso TPL nella città (no sovrapposizioni di autobus = meno inquinamento).

La proposta è anche in video: https://www.youtube.com/my_videos_edit?ns=1&video_id=9650IXQKuKY o sul blog di Daniele Ballanti

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