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Ballanti: "Raccolte 1.000 firme in soli 15 giorni, ora Conerobus e la politica devono ascoltarci"

Il mio obiettivo "1.000 firme in un mese" è stato raggiunto in soli 15 giorni, la contrazione dei bus e il taglio della linea 46 sono giudicate negativamente dai cittadini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Il mio obiettivo "1.000 firme in un mese" è stato raggiunto in soli 15 giorni, la contrazione dei bus e il taglio della linea 46 sono giudicate negativamente dai cittadini. A parole molti parlano di servizi ai cittadini e mobilità sostenibile, nei fatti nessuno che stia suggerendo a Conerobus, azienda partecipata del Comune di Ancona e gestita da uomini dei partiti, di cambiare idea e prendere in considerazione il piano alternativo che nasce dal basso, a costo zero!

Gli anconetani sono abituati già dal 2012 a subire continui tagli al trasporto pubblico, deciso dal governo regionale e attuato dall'Azienda dalla passata gestione aziendale e validati dall'allora amministrazione comunale, ma non sono rassegnati. A nulla sono valsi i miei piani alternativi, per conciliare tagli alle risorse e tutela dei cittadini e dei lavoratori precari non stabilizzati (cioè mandati a casa). Ho presentato delle proposte per reintrodurre, a costo zero, la corsa della linea 1/4 e la corsa almeno per Falconara di mezzanotte, la corsa festiva delle 22,30 per Falconara a servizio anche per il personale dell'ospedale che è rimasto senza il bus dopo le 20. Questi tagli sconsiderati hanno prodotto un 40% in meno (dato provvisorio) degli abbonamenti annuali Conerobus tra il personale ospedaliero. Per ottenere questo è necessario: eliminare le doppie corse, coordinare in modo migliore le corse tra loro per un servizio più esteso, riorganizzare i capolinea, prevedere più controllori perché è molta l'evasione, fermare i continui tagli alle frequenze e alle linee.

Per questo ho presentato a Conerobus nella Settimana europea della Mobilità (solo a parole celebrata da molti politici) una proposta di riordino "Il sistema a cerchi" ed aspetto ancora un confronto con l'Azienda. Il nuovo smobilizzo dei bus alla chiusura della galleria del Risorgimento è un'ulteriore scelta, anche politicamente, sbagliata; correggerla è segno di amore per la città e attenzione ai cittadini. La linea 46 deve essere mantenuta fino in centro e non si possono diminuire le frequenze su tratte importanti come via Martiri della Resistenza.

Se paragoniamo le frequenze nella tratta piazza Ugo Bassi - piazza Cavour (linee 1/4, 2, 3) ci accorgiamo che a fronte dei passaggi odierni rispettivamente ogni 6, 11, 11 minuti, passeranno da marzo ogni 5, 13, 16: la forte diminuzione è evidente! L'unica alternativa fattibile è quella che propongo. Ma la Direzione di Conerobus non sembra voler rispondere a nessun invito di parlare con i cittadini (come l'anno scorso con la passata presidenza) e per questo mi appello alla sensibilità della Presidente Valeria Mancinelli per un incontro, che ho chiesto e sollecitato nuovamente, in cui esporre, con il massimo spirito di collaborazione, le richieste in oggetto alla petizione, cioè:

1. la revisione del piano dei tagli "chiusura della galleria", bloccando la soppressione della linea 46 diretta in centro e la forte diminuzione delle altre linee previste.

2. confronto sul Sistema a Cerchi, consegnato a settembre 2012, l'unico che consente di mantenere un servizio di media qualità senza tagliare bus e posti di lavoro come è stato fatto l'anno scorso

3. ripristinare le corse di mezzanotte della linea 1/4 e per Falconara

4. ripristinare la corsa festiva delle 22,30 a servizio dell'ospedale e per Falconara.

Per ogni modifica è indicato dove reperire le risorse. Inoltre mi appello agli esponenti del mondo politico, delle liste civiche, dei movimenti, delle associazioni con ambizioni politiche (e i loro leader, anche quelli ancora non "svelati"), nate in queste settimane pre-elettorali: "giù le mani dal trasporto pubblico, servizio ai cittadini, tutelatelo con azioni concrete e sostenete quanti si impegnano, come me, da tempo e con azioni vere e concrete, per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico, non solo con slogan inutili e poco credibili!" Non servono campagne di ascolto in piazza ora che si va al voto, non servono proclami sulla mobilità sostenibile se non si tutela il trasporto pubblico, serve invece la genuinità e la coerenza con quanto si proclama per essere credibili, perché stare dalla parte dei cittadini significa esserlo davvero, sempre e sulla strada dove ci sono i problemi che vivono le persone.

La petizione si può firmare online al link www.petizionepubblica.it/?pi=P2013N35180 o nei "distributori" che hanno aderito, quali bar e tabaccherie delle zone via Martiri della Resistenza, Piazza Libertà, via XXV Aprile, piazza Salvo d'Acquisto, Tavernelle, Pinocchio, fino al 25 febbraio, termine ultimo dei 30 giorni.

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