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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Diritto alla casa: "Casa de 'Nialtri" annuncia la nascita di un nuovo movimento

Durante l'assemblea hanno preso la parola gli ex abitanti della scuola e alcuni inquilini che rischiano lo sfratto per morosità incolpevole. Casa de 'Nialtri vuole costituire un movimento che si occupi di chi ha bisogno di una casa

Casa de 'Nialtri torna a far sentire la propria voce e lo fa con un'assemblea pubblica durante la quale hanno preso la parola gli ex abitanti della scuola di via Ragusa e alcuni inquilini che rischiano lo sfratto per morosità incolpevole.

Brevemente sono state ripercorse le tappe, dall'occupazione allo sgombero agli spostamenti da una struttura all'altra, a Palombina e a Un Tetto per Tutti.

«In Ancona anche se Casa de Nialtri fisicamente non c'è più, il problema del diritto alla casa persiste. Dobbiamo capire come costituire una mappatura degli spazi- riferisce Silvana Pazzagli, rappresentante di Casa de 'Nialtri-. Il Comune non sembra voler fornire la mappatura richiesta dalla Regione, invece interessata a progetti di Co-housing».

Il consigliere comunale Sel Francesco Rubini ha poi fatto il punto della situazione. «Per quanto riguarda lo stabile di via Ragusa non c'è nessun cantiere, nessuno stanziamento ufficiale. La situazione è identica a quella di febbraio. Il sindaco ha detto che entro agosto i lavori saranno finiti, cosa molto improbabile dato che ancora deve essere fatta la gara d'appalto. I lavori sono stati un pretesto per lo sgombero. Relativamente al Piano Casa, ho provato a richiedere un atto ufficiale ma è da un mese e mezzo che aspetto. Inoltre, la Regione ha messo in bilancio investimenti cospicui per progetti di co-housing. Ha chiesto una mappatura degli edifici ma gli assessori ancora non gli forniscono il documento. Infine, dopo l'occupazione dell'ex scuola Regina Margherita, Sel e M5S avevano presentato una mozione per esperienze tipo Casa de 'Nialtri ma non è mai stata inserita nell'ordine del giorno».

A fine giugno gli ex abitanti di Casa de 'Nialtri dovranno lasciare le strutture dove sono ospiti in quanto trascorsi sei mesi. Per loro si prospetta un futuro incerto.

«Sto nella struttura del Gus a Palombina ma non mi trovo bene. Tra le tante cose, avevano detto che ci avrebbero dato un abbonamento per l'autobus invece ho già preso cinque multe perché non ho il biglietto- racconta Salem-. Sono stanco di questa situazione. Perché non possiamo avere un'abitazione come gli altri? Dobbiamo unirci tutti per andare avanti».

«Sono stato spostato in tante parti. A Jesi, a Palombina e poi a Un Tetto per Tutti, dove si può stare solo la sera. Sono ritornato al freddo, sotto la pioggia, in giro- rivela Aldo-. Ci sono ancora moltissime persone che dormono per strada. Chi lo sa cosa faremo a fine giugno...Magari un'altra occupazione!».

Casa de 'Nialtri vuole ricostruire e riorganizzare il movimento. Un movimento o un'associazione che si occupi degli sfratti, delle famiglie che hanno bisogno di una casa e dei senza tetto.  

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