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Ancona approva il testamento biologico, Sel e Coscioni: «Dedicato a Max Fanelli»

«Ci rallegriamo per questa decisione del sindaco Mancinelli, che è il frutto di anni di lotte e di iniziative su questo tema» fanno sapere le associazioni a favore della libertà di scelta

La Giunta comunale di Ancona ha di recente approvato il regolamento attuativo per il registro del testamento biologico detto anche dichiarazione anticipata di trattamento sanitario. Una decisione, quella dell'amministrazione comunale, arrivata dopo varie pressioni da parte non solo del gruppo consiliare Sel-ABC, in particolare dal consigliere Francesco Rubini, ma anche dalle associaizoni Luca Coscioni Ancona e UAAR.

«Ci rallegriamo per questa decisione del sindaco Mancinelli, che è il frutto di anni di lotte e di iniziative su questo tema, culminate ormai un anno fa nella mozione depositata e fatta approvare dai consiglieri comunali d'opposizione di SEL-Ancona Bene Comune Francesco Rubini e Stefano Crispiani - fanno sapere con un comunicato il segretario cellula di Ancona associazione Luca Coscioni Renato Biondini e il capogruppo di Sel Ancona bene comune Francesco Rubini - Finalmente, dunque, l'amministrazione comunale di Ancona istituisce questo registro che va a tutelare i diritti fondamentali dei cittadini ed è, in mancanza di una legge nazionale, introduce uno strumento per affermare e far rispettare i diritti fondamentali delle persone e la libertà dei cittadini di decidere sulla propria vita e per l'affermazione dell'autoderminazione nel fine vita. Con l'istituzione del registro dei testamenti biologici si darà la possibilità agli anconetani di depositare le proprie volontà sul fine vita all'interno dell'istituzione comunale, che può significare per molti, la possibilità di non vedersi costretti ad accettare decisioni altrui nel momento in cui non si è più in grado di autodeterminarsi, nella eventualità che ci si trovi in uno stato vegetativo permanente e di incoscienza. Ricordiamo che ad Ancona, questa iniziativa era partita fin dal 2009 con una raccolta di firme di cittadini che chiedevano l'istituzione di questo registro, dopo varie iniziative di sollecitazione e di sensibilizzazione svolte ad Ancona in questi anni su questa tematica, finalmente l'amministrazione comunale di Ancona lancia un messaggio importante sulla via del progresso e dei diritti civili, segnale che, speriamo possa anche spingere il Parlamento a legiferare per una legge sul fine vita. Per questo grande risultato, ringraziamo in primis il consigliere comunale Francesco Rubini Filogna che dall'inizio ha appoggiato questa proposta portandola all'attenzione del Consiglio comunale, l'associazione U.A.A.R. di Ancona con la quale abbiamo portato avanti questa iniziativa e a tutti gli anconetani che ci hanno sostenuto in questi anni. Vogliamo dedicare questa vittoria a Max Fanelli, che ci ha lasciato questa estate, è grazie al suo coraggio alla sua determinazione che questo tema del testamento biologico e dell'eutanasia ha avuto nuovo slancio, portando alla ribalta e all'attenzione nazionale il diritto all'autoderminazione nel fine vita, per essere liberi fino alla fine»

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