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«Maggiori controlli e rispetto delle nostre regole, il Piano chiede sicurezza»

Iniziativa di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale al Piano. Ciccioli: «Risse, accoltellamenti, furti, scippi e prepotenza sono all'ordine del giorno»

«Al Piano San Lazzaro sono 7.400 gli stranieri rispetto ai 1.000 di quindici anni fa, il 22,7% della popolazione. Il 50% dei negozi del quartiere, cioè la metà esatta del commercio è gestita da immigrati». Parte da questi numeri Carlo Ciccioli, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, per parlare del Piano San Lazzaro. Il quartiere dorico è stato scelto come prima tappa del tour di ascolto del partito per tastare il sentimento dei cittadini e raccogliere le loro istanze. Non un quartiere a caso perché la destra dorica nelle ultime settimane ha parlato con i residenti per poi avere la certezza: al Piano c'è un problema di sicurezza, almeno per una parte di quegli anconetani. «Abbiamo scelto il Piano San Lazzaro – spiega Angelo Eliantonio, il portavoce comunale - perché il tema più sentito in questa zona, ovvero quello legato alla sicurezza, è una nostra precisa priorità. Il quartiere chiede maggiori controlli e presenza delle forze dell’ordine per problemi di sicurezza e soprattutto per la non integrazione degli extracomunitari, che vivono seguendo i loro comportamenti senza tener conto delle nostre regole».

Fdi-An chiede inoltre la chiusura delle attività commerciali che, non rispettando le regole, fanno concorrenza sleale e offrono merci contraffatte e non conformi agli standard previsti dalla legge; controlli antibivacco negli edifici abbandonati e sostegno agli storici commercianti del quartiere. L'incremento di stranieri, conclude Ciccioli «sta portando a modificare profondamente stile di vita e condotte della popolazione storica con difficoltà a poter mantenere gli stessi livelli di sicurezza consolidati. Per essere noi, anche nel massimo spirito di accoglienza e di tolleranza dobbiamo evitare che la situazione vada fuori controllo e che le condizioni di convivenza diventino insostenibili: risse, accoltellamenti, furti, scippi e prepotenza sono all’ordine del giorno». 

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