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Dissesto idrogeologico e Piano Casa, gli interventi del Comune

Interventi urgenti per mettere in sicurezza le zone franate a Portonovo e alla Palombella. Tante le novità nel nuovo regolamento per l'assegnazione degli immobili; in arrivo anche il piano di alienazione del patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica

Sarà utilizzata una rete chiodata molto particolare per mettere in sicurezza il costone di 30 metri franato la scorsa domenica pomeriggio a Portonovo, lungo la strada che collega la provinciale del Conero con la baia.

L'amministrazione ha approvato il progetto preventivo di somma urgenza per mettere in sicurezza la parete. 200mila euro, il costo. Da lunedì vanno avanti i lavori di disgaggio e proseguiranno anche oggi. Sempre oggi sarà riaperta la strada alla circolazione veicolare. "La rete di protezione che il Comune aveva fatto mettere lo scorso maggio ha retto bene. Se non ci fosse stata sarebbero cadute molte più pietre- afferma l'assessore Stefano Foresi-. L'intervento in questione per sistemare il costone è importante. Portonovo è un continuo via vai di persone". "Certe situazioni non sono prevedibili. Il dissesto idrogeologico è diffuso sul territorio. Tutta la falesia è a rischio: dalla Rupe di Gallina a Sirolo" commenta l'assessore Urbinati.

Altro intervento urgente riguarda la frana che si è verificata alla Palombella, alle spalle dell'edificio che ospita il Corriere Adriatico, scivolato di altri 40 cm rispetto a ieri. Altra tematica affrontata dalla Giunta durante il consueto incontro con la stampa è l'approvazione di un nuovo regolamento per l'assegnazione degli alloggi. "Ḕ stata semplificata la burocrazia. Si evita che la domanda venga ripetuta ogni due anni. Il nuovo regolamento consente di dare una risposta più conforme alla realtà- spiega l'assessore Urbinati- Sono state apportate modifiche alle attribuzioni dei punteggi: alle famiglie monoparentali con figli e ai nuclei familiari con anziani ultra 65/70enni".

A questa delibera, ne seguirà prossimamente una che prevede il piano di alienazione del patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica. "Chiediamo venga alienato il 40% del patrimonio del Comune ovvero, circa 600 immobili- chiarisce Urbinati-. La vendita prenderà avvio prima per le persone che abitano negli immobili dove il comune non è più il proprietario di maggioranza". Il piano si svilupperà in 4-5 anni e i 600 immobili in vendita permetteranno al comune di incassare 35milioni di euro circa.

Tra i progetti futuri dell'amministrazione c'è anche la realizzazione di 500 appartamenti. Ad Ancona, tra Comune ed Erap, ci sono circa 3000 appartamenti ma ogni anno, se ne liberano solo una cinquantina. "La vendita è riservata a coloro che risiedono negli alloggi. Avranno agevolazioni particolari: se pagano in contanti la riduzione è del 20%, altrimenti del 10% come stabilito da legge regionale" specifica l'assessore alla Casa. 350 alloggi invece, arriveranno già nel 2014, poi nel 2015 e 2016. "La regione sta predisponendo un bando per l'autocostruzione che metterà a disposizione risorse per i soggetti che si costruiranno la casa e ne diventeranno proprietari" dice il sindaco Valeria Mancinelli. Inoltre, ad Ancona si stanno facendo esperienze di edilizia agevolata il locazione permanente per le persone che hanno un reddito tra gli 11mila e i 39mila euro.     

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