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Riqualificazione di Ancona, l'Amministrazione presenta l'"Agenda urbana"

Dal centro passando per il porto arrivando alla periferia e alle frazioni. L'amministrazione chiede l'intervento di privati interessati ad investire in progetti di riqualificazione, "in cambio" varianti in tempi brevi

Un modo per attrarre investimenti anche da privati, un modo per rendere i tempi più snelli consentendo una maggiore efficacia. L'amministrazione comunale ha presentato l'Agenda Urbana, un programma ragionato di interventi per riqualificare il tessuto urbano della città, coerenti con i principi guida del piano regolatore vigente. L'amministrazione ha previsto una serie di macro obiettivi accanto ai quali ci saranno degli obiettivi specifici che poi verranno tradotti in azioni. Gli interventi dell'Agenda Urbana riguardano tutte le zone della città.

Si comincia con la rifunzionalizzazione del Centro: Centro Storico, Spina dei Corsi Corso Amendola. In pratica si mira a far tornare in centro le funzioni istituzionali, come ad esempio la Provincia. Ma anche favorire nel centro storico attività commerciali e artigianali di servizio, di carattere innovativo e di rivitalizzazione del quartiere (food and wine, librerie-caffè, botteghe legate all'artigianato e alla produzione locale) e attività commerciali di vendita. Favorire l’utilizzo e la trasformazione di immobili per la valorizzazione turistico-ricettiva, la valorizzazione degli spazi commerciali attualmente sottoutilizzati (come ad esempio il Mercato delle Erbe) e promuovere l’utilizzo dei contenitori storici e religiosi (come l'ex Convento di San Francesco). Si pensa anche a percorsi pedonali nel quartiere Guasco San Pietro e a connessioni con il Parco del Cardeto, alla valorizzazione dei siti archeologici esistenti.

Tra gli obiettivi la ridefinizione dell’interfaccia Città Porto Mandracchio ovvero migliorare il collegamento tra ambito portuale e ambito cittadino; realizzare percorsi come la passeggiata da mare a mare, il percorso porto-falesia-Passetto e la promenade del waterfront, migliorare i servizi di accoglienza turistica. C'è poi la riqualificazione della periferia storica: quartiere Archi, Stazione, quartiere Piano Piano San Lazzaro, quartiere Pinocchio, quartiere Torrette, quartiere Collemarino. Altri obiettivi la rigenerazione urbana di Vallemiano con la sistemazione viabilità ed edifici dismessi; l'integrazione dei nuovi quartieri residenziali: Q1, Q2, Q3 e la valorizzazione delle frazioni anche attraverso maggiori collegamenti dei trasporti verso il centro. Infine la riqualificazione della linea di costa e della Baraccola. Per la zona industriale della città si pensa ad uno sviluppo residenziale. Abitazioni, parcheggi e verde per far colloquiare il sistema artigianale con quello residenziale.

Sostanzialmente l'amministrazione comunale, con l'Agenda Urbana, anziché andare a modificare l'intero Piano Regolatore, operazione che richiederebbe diversi anni, chiede l'intervento di privati, aziende, ambientalisti o altri enti, interessati a proporre idee per riqualificare una parte di città e ad investire. Alle modifiche delle varianti ci penserà il Comune in corso d'opera. «Ad esempio, prendiamo in considerazione l'ex palazzo della Provincia. Ci si può fare tutto ciò che si vuole purché sia coerente con il centro città. Se qualcuno vuole farci un albergo ma non c'è la destinazione d'uso turistica, noi gliela diamo. Ci impiegheremo sei mesi anziché sei anni» chiarisce il sindaco Mancinelli. «Una volta approvato questo documento programmatico in Consiglio comunale, si faranno degli avvisi per i quali ci saranno delle manifestazioni di interesse da parte di privati. Gli avvisi preventivi delle manifestazioni di interesse mettono tutti i soggetti nelle stesse condizioni» afferma Pierpaolo Sediari, assessore all'Urbanistica. 

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