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Festa dell'Albero, 2000 studenti si mobilitano: 400 piante contro la crisi climatica

Cento scuole marchigiane hanno aderito all'iniziativa promossa da Legambiente. Nella regione il 99% dei Comuni è ad alta criticità idrogeologica

Un albero per il clima - #ChangeClimateChange. È lo slogan che ha accompagnato quest’anno la Festa dell’Albero, l’iniziativa organizzata da Legambiente che ha come scopo la piantumazione simbolica di nuovi alberi soprattutto nelle aree colpite da eventi estremi o danneggiate dalle fiamme, per portare un messaggio di impegno collettivo per mitigare gli effetti della crisi climatica, salvaguardare e valorizzare la biodiversità, proteggere il suolo dal dissesto idrogeologico e migliorare la qualità dell’aria e della vivibilità delle aree urbane. All’invito di Legambiente per celebrare la festa dell’albero hanno risposto, nelle Marche, oltre 100 classi con il coinvolgimento di circa 2000 studenti e la piantumazione di oltre 400 alberi ed essenze (fico, susino, nocciolo, nespolo, quercia, alloro, acero, leccio, ulivo, melograno, ecc). Come ogni anno, sono i circoli territoriali di Legambiente a giocare un ruolo fondamentale, organizzando iniziative in tutto il territorio, affinché questa campagna divenga un momento di mobilitazione civica diffusa e un laboratorio educativo per grandi e piccoli, con la scuola quale interlocutore privilegiato e snodo territoriale per coinvolgere anche gli altri cittadini. 

«Proteggere gli alberi significa anche difendere il territorio e le specie che lo abitano. Un impegno ancora più significativo se pensiamo alle minacce che insistono su questi territori, dal consumo di suolo al dissesto idrogeologico. – dichiara Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche –. Gli alberi e le piante, infatti, se di adeguata densità, hanno la capacità di trattenere l’acqua piovana e di proteggere il suolo e il sottosuolo dall’azione distruttiva delle valanghe e degli altri fenomeni erosivi. L’azione antropica, invece, ha frequentemente annullato tutte queste funzionalità positive, eccedendo nel disboscamento e intervenendo con delle opere mal pianificate. Per questo è sempre più necessario e urgente mettere a dimora nuovi alberi e fermare il consumo di suolo, evitando di realizzare nuove costruzioni nei tratti vicino alla costa o lungo i fiumi del territorio». 

Nelle Marche il 99,6% dei comuni è ad alta criticità idrogeologica, per un totale di 955 chilometri quadrati caratterizzati da rischio frane e alluvioni (fonte: Il Rischio idrogeologico in Italia, rapporto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare). Cambiamenti climatici, abusivismo edilizio, urbanizzazione e cementificazione selvaggia hanno comportato negli anni una compromissione della copertura vegetale sul territorio. Piantare alberi e filari arbustivi di specie autoctone, invece, rappresenta una delle strategie facilmente perseguibili per ridurre e mitigare, a basso costo, il rischio idrogeologico. 
La Festa dell’Albero viaggia sui social. Le scuole che hanno aderito in tutta Italia partecipano al percorso educativo  Scuola Sostenibile - SOS Clima, promosso da Legambiente. Le classi condividono sui social le immagini degli alberi piantati, il nome dato dalla classe, la specie di appartenenza, la localizzazione e una dedica sul perché si è deciso di piantarlo, utilizzando l’hashtag #changeclimatechange #FestadellAlbero. I principali eventi in programma sono disponibili su Change Climate Change. 

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