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“Agricoltura di precisione”: in futuro droni e robot sui campi delle Marche

L'Assam vincitrice di un progetto di ricerca internazionale di 5 milioni di euro. Carrabs: "L'agricoltura al terzo millennio sarà tecnologica, innovativa e a basso impatto ambientale"

Un drone si alza in volo e perlustra, metro per metro, un campo di girasoli. Con i sui sensori riconosce una pianta infestante che, riducendo le disponibilità di acqua e nutrienti del girasole, ne determina una minor produzione. Il drone comunica a un robot al suolo l’esatta collocazione della pianta infestante, che nel giro di pochi minuti viene raggiunta ed eliminata.

“Non è la scena di un film di fantascienza – chiarisce Gianluca Carrabs, amministratore unico dell’Agenzia dei servizi nel settore agroalimentare delle Marche (Assam) – ma l’obiettivo di un ambizioso progetto internazionale di ricerca, recentemente approvato dalla Commissione europea, nel quale l’Agenzia riveste un ruolo importante”.

Il progetto internazionale, denominato Flourish - “Aerial Data Collection and Analysis, and Automated Ground Intervention for Precision Farming”, del valore di quasi 5 milioni di euro, al quale collaborano diverse aziende, Centri di ricerca e Università di Svizzera, Francia, Germania e Italia, ha l’obiettivo di sviluppare soluzioni a elevato valore tecnologico, attraverso la condivisione di competenze di diversi settori: dalla robotica all’informatica, dalla biologia all’agronomia. La crescita della popolazione mondiale e la riduzione delle terre coltivabili impongono, per i prossimi decenni, una sfida non semplice: aumentare le rese produttive, riducendo contemporaneamente l’utilizzo dei prodotti chimici, quali concimi, erbicidi e pesticidi. Una risposta a tale sfida può essere trovata nella “Agricoltura di precisione”, un innovativo modello produttivo che consente, con l’ausilio di strumenti a elevato valore tecnologico, quali robot e droni, di monitorare lo stato di salute delle piante coltivate, consentendo trattamenti mirati e localizzati, con notevole risparmio dei fattori produttivi potenzialmente inquinanti o una loro totale eliminazione. Queste nuove tecnologie si sposano perfettamente con i metodi di produzione biologica, che, nella regione Marche, interessano il 12 per cento della superficie agricola utilizzabile (Sau).

Gli esperti del servizio Fitosanitario dell’Assam, coinvolti nel progetto di ricerca internazionale, avranno il compito di classificare le erbe infestanti delle principali colture, valutare l’efficacia dei trattamenti erbicidi meccanici e fisici dei robot, e diffondere i principi dell’agricoltura di precisione nelle aziende agricole marchigiane. La partecipazione dell’Assam al progetto, finanziato con il programma europeo della ricerca Horizon 2020, rientra nella nuova definizione dell’Agenzia prevista dalla legge regionale 28/2013, che integra le funzioni istituzionali, introducendo le attività di formazione e di progettazione europea, al fine di accedere ai fondi comunitari.

“Ormai – conclude Carrabs – l’Assam vanta un bilancio che supera gli 8 milioni di euro, derivati dai corrispettivi per i servizi erogati alle aziende nel libero mercato e dalla capacità di attrarre risorse europee attraverso l’aggiudicazione di specifici bandi. Siamo un Ente virtuoso: infatti i costi trasferiti direttamente dalla Regione al nostro bilancio ammontano solo al 12 per cento del totale, gravando sulle tasche dei marchigiani per una minima percentuale di costo, dimostrando così la nostra grande efficienza, efficacia ed economicità”.

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