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Le proposte di Legambiente per il territorio di Falconara

«Riteniamo che Falconara abbia bisogno di scelte coraggiose e proponiamo di realizzare, con l’aiuto dei cittadini, una Foresta Urbana, sull’esempio di Taranto e di altre città»

Di recente una delegazione del Circolo “Martin Pescatore” di Legambiente, con sede a Falconara, su richiesta esplicita dell’Amministrazione Comunale, ha incontrato l’assessore all’Ambiente e ha presentato e consegnato una relazione dove sono riportati i problemi che affliggono il territorio di Falconara.

«I problemi della città - afferma Legambiente -  sono tanti e anche gravi, che vanno prioritariamente dall’inquinamento dell’aria, delle acque del mare e del fiume e del suolo, per poi arrivare al decoro e alla pulizia delle strade; è stata ribadita, a tal proposito, l’urgenza di raccogliere i rifiuti con una diversa modalità, che permetta maggiore percentuale di differenziata, ma soprattutto controllo della qualità della medesima. Un altro dei problemi che abbiamo denunciato è lo stato del Verde Pubblico e si è ribadita la necessità di manutenerlo al meglio, di riqualificarlo e ampliarlo, perché anche da questo passa la vivibilità di una città. Necessita di cura il Parco di via Sardegna, come altre aree verdi, ma soprattutto salta all’occhio il Parco UNICEF, che, da spazio di gioco dedicato all’Infanzia, curato e custodito, ora è deserto e versa in stato di degrado».

«Riteniamo che Falconara abbia bisogno di scelte coraggiose e proponiamo di realizzare, con l’aiuto dei cittadini, una Foresta Urbana, sull’esempio di Taranto e di altre città, che contrasti certamente l’inquinamento dell’aria, ma renda anche la città più bella ed accogliente per i suoi cittadini. A tal proposito, alcuni componenti del Circolo Legambiente, che si interessano a questa specifica proposta, hanno effettuato con rappresentanti del Comune, compreso l’assessore all’Urbanistica competente, un apposito sopralluogo per individuare delle aree idonee per pensarne l’ubicazione. Dopo aver preso visione di quanto proposto, abbiamo consegnato una nota, in cui abbiamo messo per iscritto le nostre opinioni in proposito».   

«L’Area verde in via Sirio Sebastianelli. Castelferretti rappresenta una grande opportunità per l’incontro e la socializzazione delle famiglie che sono venute ad abitare in queste nuove lottizzazioni e non solo. La nostra proposta è di intitolare quest’area “Il Bosco dei Bambini” perché, a partire dal novembre 2019 durante la Festa dell’Albero, potranno essere posti a dimora gli alberi per ogni nuovo nato (giusta L. 10/2013) e questo può ripetersi ogni anno, fino all’esaurimento dello spazio. Per quanto riguarda il progetto dell’area suddetta, proponiamo di attivare una progettazione partecipata con la locale scuola primaria “Leonardo da Vinci”; tutto ciò sarebbe perfettamente in linea con il progetto UNICEF “Città amiche dei bambini e degli adolescenti”, riguardo il quale abbiamo avuto notizia di un’imminente adesione del Comune di Falconara M. e anche in sintonia con la L.R.n.14 del 2017 “Città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti”. Riteniamo, inoltre, che il luogo ideale per realizzare la Foresta Urbana sia l’intera collina sottostante via VIII marzo, attualmente area privata, già destinata nel P.R.G. a Parco Urbano. L’appezzamento di terreno, di circa 10 ettari è, a nostro parere, in posizione ottima, perché si trova idealmente a fronteggiare la raffineria API, quindi in linea con la prospettiva di migliorare la qualità dell’aria, e vicina al quartiere di Falconara Alta, per cui facilmente percorribile dai cittadini. Per quanto riguarda il terreno comunale in zona foce Fiume Esino, riva destra, in un’ottica futura e assolutamente auspicabile di sistemazione dell’habitat fluviale, anche in previsione della realizzazione del Distretto Cicloturistico della Vallesina, riteniamo sia necessario attendere la costruzione del by-pass ferroviario che taglierà in due l’area, pur monitorando le criticità e anche le opportunità che si potrebbero presentare in corso d’opera. Ad ogni modo, riteniamo opportuno intraprendere tutte le azioni possibili per fare in modo che questa zona, alla foce del fiume, inserita in un’area di un certo pregio ambientale, vada risanata e restituita all’uso pubblico, in un’ottica più generale di rivalutazione e promozione dell’habitat fluviale. Anche l’acquisizione, previa bonifica, della Polveriera, da restituire all’uso dei cittadini per attività sportive e ricreative, avrebbe un senso».

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