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Legambiente, il bilancio di Goletta Verde: le Marche tra le regioni più vulnerabili

Le Marche presentano anche diversi corsi d’acqua ormai malati cronici in quanto dal 2010 ad oggi, secondo il monitoraggio di Goletta Verde, sono risultati fuori i limiti di legge per almeno 5 volte

Si chiude il lungo viaggio di Goletta Verde e Legambiente presenta il bilancio del monitoraggio scientifico svolto lungo le nostre coste. Le Marche si confermano una regione tra le più vulnerabili e con più falle da sanare, anche a causa dall’elevato numero di corsi d’acqua, canali e fossi che sfociano in mare.

Le Marche, infatti, presentano anche diversi corsi d’acqua ormai malati cronici in quanto dal 2010 ad oggi, secondo il monitoraggio di Goletta Verde, sono risultati fuori i limiti di legge per almeno 5 volte i fiumi Tesino, Musone ed Esino, il fosso Asola e il torrente Arzilla. «La varietà e la delicatezza del nostro ecosistema rappresentano indubbiamente una grande opportunità per il nostro territorio – commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche -. Regione, enti locali, ARPAM e forze sociali devono lavorare insieme per risolvere i problemi che lo minacciano, per tutelarlo, migliorarlo e valorizzarlo, a partire da esperienze positive come quella dei contratti di fiume. Inoltre ribadiamo l’importanza dell’istituzione delle arre marine protette previste dalla legge, quelle del Conero e del Piceno, come opportunità per gestire al meglio le nostre risorse. La salvaguardia del nostro fragile ecosistema offre l’occasione per generare nuova consapevolezza e una nuova comunità più forte e coesa oltre che sana economia e turismo, per contribuire, tutti insieme, ad offrire rinnovate scommesse a questa regione in grado di rafforzare le nostre Marche e generare futuro».

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