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Il boom degli insetti come fonte alternativa di proteine, il progetto dell'università

"Susinchain" un progetto per lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di mangimi e alimenti usando insetti

La continua crescita della popolazione mondiale le cui proiezioni sembrano indicare il superamento dei 9 miliardi nel 2050, ed il significativo cambiamento dei modelli alimentari, richiedono un incremento della produzione alimentare globale di circa il 60%. L'apporto proteico per alimenti e mangimi è molto critico e richiede una transizione nelle fonti proteiche. Gli insetti edibili, in modo molto efficiente, possono trasformare gli scarti alimentari in proteine, aminoacidi e vitamine di alta qualità. Gli insetti sono quindi considerati “l'anello mancante” nel sistema alimentare per una transizione ad un'economia circolare e sostenibile. Insetti, e prodotti derivati ​​dagli insetti, sono entrati nel mercato europeo da quando sono stati riconosciuti per la prima volta come una preziosa fonte proteica per la produzione di mangimi e alimenti intorno al 2010. Tuttavia, lo sviluppo della filiera di produzione, trasformazione e commercializzazione degli insetti edibili in Europa sta procedendo ad un ritmo relativamente lento.

IL PROGETTO EUROPEO “SUSINCHAIN”
SUSINCHAIN è un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 che ha proprio lo scopo di contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di mangimi e alimenti dall’utilizzo degli insetti come fonte alternativa di proteine. Il progetto coinvolge due partener italiani: Università di Torino e Università Politecnica delle Marche. Per la Politecnica partecipano due gruppi di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali: quello della Professoressa Lucia Aquilanti, microbiologa, e quello del Professor Raffaele Zanoli, economista ed esperto di mercato alimentare. Entrambi i team hanno una storia collaudata di collaborazione, e sono stati tra i primi a svolgere ricerche relative agli insetti edibili nelle Marche.
Il progetto di ricerca, di durata quadriennale, è iniziato il 1° ottobre 2019. SUSINCHAIN vuole promuovere i fattori e gli aspetti che possono migliorare la redditività della filiera degli insetti edibili nonché sviluppare il mercato di questo settore grazie al lavoro congiunto dei diversi attori della filiera stessa riuniti in un consorzio. Il consorzio SUSINCHAIN ha identificato le strategie necessarie e le attività ad esse correlate per superare gli ostacoli esistenti all’interno della filiera al fine di svilupparne tutte le potenzialità. In tale prospettiva, il progetto mira a testare, valutare e dimostrare la fattibilità di tecnologie, prodotti e processi recentemente sviluppati per la produzione di mangimi e/o alimenti derivanti da insetti.

20% DI PROTEINE DA INSETTI NEL 2025
Queste attività forniranno agli attori della filiera coinvolti nel progetto SUSINCHAIN le conoscenze e le informazioni necessarie atte a ridurre il prezzo dei prodotti derivanti dagli insetti, trasformare gli insetti in modo più efficiente e introdurre sul mercato la molteplicità degli impieghi derivanti dall’utilizzo degli insetti come fonte alternativa di proteine, considerata sostenibile e sicura per la nutrizione animale e umana.
Ciò permetterà un ulteriore potenziamento e sviluppo della commercializzazione nel settore degli insetti edibili in Europa, con conseguente sostituzione delle proteine ​​animali con quelle ​​derivante dagli insetti, in misura pari al 10% negli alimenti per animali e del 20% nei prodotti alimentari e un aumento di mille volte in entrambi i volumi di produzione e forza lavoro nel 2025.

La durata del progetto è di 48 mesi e coinvolgerà 18 partner industriali e 17 partner del mondo accademico con un budget totale di oltre 8,5 milioni di euro. Il progetto è coordinato dal Dr. Teun Veldkamp e dalla Prof. Ine van der Fels-Klerx entrambi della Wageningen University & Research (WUR), la più importante istituzione universitaria e di ricerca olandese.
 

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