rotate-mobile
Scuola

Un secolo di "Savoia", in aula si riflette su Giacomo Leopardi

Prosegue il ciclo di incontri culturali programmati in occasione del 100° anniversario del Liceo "Luigi di Savoia". Stavolta avremo ospite il professor Bazzocchi, ordinario di Filologia Classica e Italianistica presso l'Università "Alma Mater Studiorum " di Bologna

ANCONA - Prosegue il ciclo di incontri culturali programmati in occasione del 100° anniversario del Liceo "Luigi di Savoia". Stavolta avremo ospite il professor Bazzocchi, ordinario di Filologia Classica e Italianistica presso l'Università "Alma Mater Studiorum " di Bologna che terrà un incontro su Giacomo Leopardi dal titolo "Spalancare gli occhi sul mondo. Dieci lezioni su Leopardi" tratto dal suo omonimo libro. Coordina il Presidente del Centro Studi Leopardiano, Fabio Corvatta.

Come parlare di un autore immenso come Leopardi? Come trasmettere oggi a lettori di ogni età, il fascino di un poeta contemporaneo e di ogni tempo?  Si possono raccontare l'infinito, l'amore per la natura, le donne sognate e negate, il senso del vero e della bellezza, infine quell'unità di pensiero e poesia che lo caratterizza? Dieci lezioni, dieci modi per intrecciare Leopardi con la nostra epoca inquieta, e sempre più alla ricerca di un equilibrio difficile tra l'uomo e l'ecosistema.

Da questo libro che intreccia il suo genio con la nostra epoca, emerge tutta la potenza di un autore sul quale non si possono dire parole definitive, perché suscita continue domande; un autore che sentiamo intimamente moderno anche nella sua lontananza, nel suo essere stato un grande «assente» dalla vita. Leopardi scrittore dell'immaginazione, della creatività, del desiderio, che ci costringe ancora a spalancare gli occhi di fronte al mondo: Leopardi “sensibile e immaginoso".

«Non conosciamo bene il luogo in cui vogliamo arrivare. Non esiste una città o un paese che si chiami «Leopardi». Magari per alcuni di noi ci sono capitoli di manuale, brani di antologia che hanno quel nome. Mettiamoli da parte, il viaggio deve avvenire con le sole nostre forze. Non mostriamo impazienza, o paura di perderci ogni tanto. Partiamo, seguendo da subito un primo cartello segnaletico in cui è scritto L'infinito...» 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un secolo di "Savoia", in aula si riflette su Giacomo Leopardi

AnconaToday è in caricamento