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Istao, parte la nuova offerta formativa con uno sguardo al sistema sanitario israeliano

Con l’anno accademico 2022-2023 l’ISTAO ha rinnovato la propria offerta formativa ed ha organizzato per la prima volta un Master in Gestione e Programmazione dei Servizi Sanitari realizzato in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche

ANCONA - Con l’anno accademico 2022-2023 l’ISTAO ha rinnovato la propria offerta formativa ed ha organizzato per la prima volta un Master in Gestione e Programmazione dei Servizi Sanitari realizzato in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Il percorso è durato 10 mesi e ha previsto 900 ore d’aula e un programma multidisciplinare molto innovativo elaborato attraverso il coinvolgimento di quasi 100 docenti (accademici, professionisti e manager) tra cui economisti, medici, ingegneri, giuristi, ed esperti della Sanità israeliana.  Il Master, di cui ad ottobre partirà la seconda edizione, ha previsto anche un focus sul Sistema Sanitario Israeliano, oggi all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e organizzativo, si è concluso con uno Study Tour in Israele per comprendere, attraverso visite dirette, le peculiarità del modello e analizzarne i vari aspetti e i punti di forza. Lo Study Tour si è svolto dal 1° al 9 luglio, con la collaborazione dei docenti israeliani intervenuti durante l’anno, e ha previsto la partecipazione degli allievi, del Presidente dell’Istao e dei Coordinatori del Master.

Perché Israele

Israele, che ha un sistema sanitario pubblico considerato efficace, è fra i Paesi più innovatori al mondo ed è cuore pulsante dell’innovazione nel digital health; sede di centinaia di startup e aziende che promuovono innovazioni sull’analisi della salute, la telemedicina, le terapie sperimentali. 
Per questo nel Master in Gestione e Programmazione dei Servizi Sanitari dell’ISTAO si è scelto di studiare un modello così avanzato ed efficiente.
Israele ha oggi 9 milioni e mezzo di abitanti, 3 milioni in più rispetto al 2000, e continua a crescere ad un tasso di circa il 2% annuo, sia come conseguenza dell’indice di natalità (2,9 figli per donna nel 2020) sia come conseguenza dei flussi migratori. L’età media della popolazione è di 28 anni, contro i 49 dell’Italia. 

Israele può vantare molti altri record oltre a quello demografico: la crescita esponenziale del PIL nell’ultimo trentennio (fino al raggiungimento di 522 miliardi di dollari nel 2022), il fortissimo incremento dell’export; la potenziata capacità di produrre fonti di energia internamente. A questo si aggiunga che oggi oltre il 40% del consumo di acqua proviene da impianti di desalinizzazione e questo ha permesso non solo di sfruttare al meglio tale risorsa pubblica a beneficio della popolazione, ma anche di sviluppare l’agricoltura e l’orticoltura e di rendere il territorio israeliano ricco di vegetazione di ogni tipo (Israele è l’unico Paese del Medio Oriente dove il deserto lascia il posto alla vegetazione). Lo Study Tour ha fatto base a Tel Aviv che ha una area metropolitana di circa 1,5 milioni di abitanti. Tel Aviv con i suoi dintorni è una citta multiculturale, molto aperta, dinamica, piena di giovani e fonte di attrazione per turisti di ogni parte. La città, sede di tutte le ambasciate, si affaccia su una baia sovrastata da alberghi di ogni categoria. La spiaggia pullula di locali, ristoranti e centri sportivi e anche con le alte temperature dei mesi estivi, ad ogni ora del giorno e della sera si possono vedere frotte di persone sul lungomare. Nonostante le notizie di attentati che riecheggiano frequentemente sulle pagine dei quotidiani internazionali, la città offre un senso di sicurezza e libertà, molto più delle grandi metropoli europee.

Il Contact Center: il punto di partenza per ogni servizio sanitario

Prima tappa dello Study è stato Acre, nel nord di Israele nei pressi di Haifa, dove il gruppo ISTAO ha visitato una delle sedi di Tik Shoov, il più grande Contact Center in Israele che gestisce oltre 300 milioni di chiamate ogni anno, di cui circa 50 milioni solo nel settore della sanità. Fondata nel 1996, conta oggi 16.000 addetti.  "Oggi in Israele ogni contatto con il mondo della sanità inizia proprio dal call center che ottimizza i flussi dei pazienti indirizzandoli, secondo necessità, alla rete medica, infermieristica o specialistica- si legge in una nota- si evitano ex-ante lunghe file negli ospedali e si risolvono rapidamente tramite uno dei numerosi canali messi a disposizione degli utenti (telefonata, videochiamata con un infermiere o un medico, chat istantanea tramite app, whatsapp, e-mail) molte delle problematiche dei pazienti. Il 96% dei chiamanti interagisce con il call center con un tempo medio di attesa di 45 secondi e una durata media della chiamata di 210 secondi. Il Call Center lavora 24 ore al giorno e collabora con tutte le strutture sanitarie. La particolarità del funzionamento del sistema sanitario israeliano è la possibilità di condividere, tramite avanzati e sicuri strumenti digitali, la documentazione medica di ogni paziente in modo che istantaneamente medici o professionisti sanitari possano accedere alle informazioni del paziente e formulare in tempi rapidi diagnosi, fornire risposte e indirizzare gli utenti alla struttura o all’esperto più adatto".

 

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