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Teatro + danza, il programma della stagione 2019-2020: titoli, info e prezzi

Marche Teatro lancia la stagione teatrale e il cartellone di danza 2019/20 con 15 titoli (11 teatro e 4 danza)

Marche Teatro lancia la stagione teatrale e il cartellone di danza 2019/20 con 15 titoli (11 teatro e 4 danza). Per il teatro ci sono 11 spettacoli, dal musical The Full Monty a Misery di Stephen King, da Arlecchino servitore di due padroni con Natalino Balasso a I Miserabili con Franco Branciaroli e poi ancora Valerio Binasco, Neri Marcorè, Vinicio Marchioni, Paolo Conticini, Luca Ward, Michele Riondino e due nuove produzioni di Marche Teatro Orgoglio e Pregiudizio da Jane Austen con e regia di Arturo Cirillo e Lucia Mascino con il nuovo testo, scritto e diretto da Lucia Calamaro, Smarrimento. Per la danza 4 grandi creazioni tutte in scena alle Muse tra coreografi internazionali e le migliori formazioni italiane da Il Piccolo Principe di Luca Silvestrini all’energia dirompente dei danzatori de Les Nuites Barbares, dal Trittico di Naharin, Sato, Kratz di Aterballetto come magistrale omaggio alla danza alla commedia fisica con un pizzico di magia di Jakop Ahlbom, Lebensraum. La campagna abonamenti apre subito ai rinnovi con prezzi invariati e nuovi abbonamenti dal 15 giugno, comunque MT dà anche quest’anno la possibilità, a prezzi invariati, di abbonarsi a tutto.

La Stagione Teatrale in abbonamento prevede 11 titoli: 8 alle Muse e 3 al Teatro Sperimentale. I prezzi restano invariati rispetto agli anni passati e prevedono l’undicesimo titolo in regalo per gli abbonati. Lla Stagione di Danza in abbonamento vanta 4 titoli imperdibili in esclusiva e con allestimenti imponenti, tutti alle Muse. Per la Stagione Teatrale la scelta degli spettacoli propone un'ampia panoramica di attori e registi di diverse generazioni, con testi che vanno dal classico al contemporaneo strizzando l’occhio ai grandi autori, ai best seller, spaziando dal musical alla commedia fino ai più noti e amati artisti/autori internazionali. Tra gli attori vedremo: Franco Branciaroli, Neri Marcorè, Michele Riondino, Lucia Mascino, Paolo Conticini, Luca Ward, Arturo Cirillo, Valentina Picello, Vinicio Marchioni, Arianna Scommegna, Filippo Dini, Valerio Binasco, Milvia Marigliano, Brenno Placido, Natalino Balasso. Il cartellone presenta 2 nuove produzioni di Marche Teatro: Arturo Cirillo con Orgoglio e Pregiudizio da Jane Austen per la prima volta in teatro in Italia e il nuovo testo di Lucia Calamaro, Smarrimento, scritto per Lucia Mascino e diretto dalla stessa pluripremiata drammaturga. Per la Stagione di Danza gli appuntamenti sono imperdibili con allestimenti spettacolari e danzatori e performer di altissimo livello. Quattro grandi creazioni tutte in scena alle Muse tra coreografi internazionali e le migliori formazioni italiane. 

Il programma della stagione teatrale 

Il maestro e Margherita

Si apre dal 31 ottobre al 3 novembre al Teatro delle Muse con Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov con la riscrittura di Letizia Russo e la regia di Andrea Baracco. In scena una compagnia di undici attori tra i quali: Michele Riondino nella parte di Woland, poi ancora Francesco Bonomo è il Maestro, e Federica Rossellini è Margherita; tra gli altri: Diego Sepe, Michele Nani, Giordano Agrusta, Francesco Bolo Rossini. La produzione è del Teatro stabile dell’Umbria. Cercare di dare vita alle magiche e perturbanti pagine de Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov, è forse una delle cose più eccitanti che possa accadere a chi si occupa di teatro. Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. È un romanzo perturbante, complesso e articolato, in cui si intrecciano numerose linee narrative, e dentro il quale prendono vita un numero infinito di personaggi, che costituiscono una sorta di panorama dell'umano e del sovraumano. Dal diavolo, nella figura seduttiva e mondana di Woland, una sorta di clown feroce che dirige una sarabanda demoniaca, a personaggi che rimandano all'universo grottesco di uno dei maestri di Bulgakov, Nikolaj Gogol. 

Smarrimento 

Dal 12 al 17 novembre al Teatro Sperimentale l’amata attrice Lucia Mascino porta in scena Smarrimento nuovo testo della pluripremiata Lucia Calamaro, considerata tra le migliori scrittrici italiane per il teatro, che la dirige in una prova attoriale di grande impatto. Lo spettacolo è prodotto da Marche Teatro.

The Full Monthy

Dal 28 novembre all’1 dicembre al Teatro delle Muse, a vent’anni dalla prima edizione del Musical di Broadway, torna in Italia una riedizione totalmente rinnovata a firma di Massimo Romeo Piparo. Protagonisti d’eccellenza i campioni di incasso di Mamma Mia! Paolo Conticini e Luca Ward, che insieme ad altri daranno “corpo” e anima ai disoccupati più intraprendenti della Storia del Musical. Un altro imperdibile successo prodotto dalla Peeparrow Entertainment che farà saltare gli spettatori sulle poltrone con una colonna sonora travolgente, tante risate e una bellissima storia di riscatto sociale.

Rumori fuori scena

Dal 12 al 15 dicembre alle Muse Valerio Binasco affronta un cult del teatro contemporaneo: Rumori fuori scena dell’inglese Michael Frayn, celebrazione delle goffe imprese di una compagnia di scalcagnati teatranti. In scena un’eccellente Compagnia di dieci attori tra i quali spiccano lo stesso Valerio Binasco e Milvia Marigliano. La produzione è del Teatro Stabile Torino_Teatro Nazionale. Binasco ha una lunga e felice frequentazione con i meccanismi della commedia e con grandi autori come Goldoni, Shakespeare, Molière. Naturale quindi per lui approdare al testo che meglio svela, con affettuoso sarcasmo, le dinamiche che si nascondono dietro a uno spettacolo teatrale. Rumori fuori scena ha debuttato nel 1982 a Londra, trasformandosi immediatamente in un successo internazionale. Nel 1992, lo spettacolo è stato trasformato in un film diretto da Peter Bogdanovich e interpretato tra gli altri da Michael Caine e Christopher Reeve.

Rumori fuori scena

Dal 9 al 12 gennaio 2020 al Teatro delle Muse è in scena Tango del calcio di rigore, un affresco su calcio e potere in salsa sudamericana. Il regista Giorgio Gallione, che firma anche la drammaturgia, ha scelto come protagonisti Neri Marcorè, Ugo Dighero e Rosanna Naddeo, affiancati dai giovani Fabrizio Costella e Alessandro Pizzuto. Tango del calcio di rigore parte dalla finale dei Mondiali del 1978. Durante i campionati del ’78 in Argentina succede di tutto: morte, tortura, desaparecidos, doping, corruzione. Un ex-bambino di allora, interpretato da Neri Marcorè, alla luce della propria esperienza, cerca di ricostruire il suo passato di appassionato di calcio, recuperando storie di “futbol”, a cavallo tra realismo magico e realtà storica. Cosciente delle lezioni di Ryszard Kapuscinzki e di Osvaldo Soriano (intrecciati alla drammaturgia troviamo due testi dello scrittore argentino), accompagnato da brani di Mercedes Sosa e Astor Piazzolla, arrangiati da Paolo Silvestri, autore anche delle musiche originali, Tango del calcio di rigore si muove tra mito e inchiesta, per sfociare poi in “tanghedia”, mix di commedia, tango e tragedia.

Misery

Dal 22 al 26 gennaio al Teatro Sperimentale arriva Misery di William Goldman tratto dal romanzo di Stephen King interpretato e diretto da Filippo Dini; in palco con lui Arianna Scommegna. Lo spettacolo è una nuova produzione di Fondazione Teatro Due, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Torino. Tra tutti gli scrittori che animano le creazioni di King, Paul Sheldon è il più forte, il più disperato. Prigioniero del suo talento e della sua vocazione, scopre se stesso nel viaggio all’inferno in compagnia di Annie. Crudele e  sadica Annie non è folle, Annie ama alla follia. Annie è l’esasperazione del desiderio e dell’amore per l’arte. Misery è una grande opera sul potere magico della narrazione. 

Orgoglio e Pregiudizio

Dal 13 al 16 febbraio al Teatro delle Muse va in scena il capolavoro di Jane Austen Orgoglio e Pregiudizio con adattamento teatrale di Antonio Piccolo, regia di Arturo Cirillo. La produzione è di Marche Teatro e Teatro Stabile di Napoli_Teatro Nazionale. In scena Arturo Cirillo, (in o.a.) Riccardo Buffonini, Alessandra De Santis, Rosario Giglio, Valentina Picello, Sara Putignano, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini; scene Dario Gessati, costumi Gianluca Falaschi, luci Camilla Piccioni, musiche Francesco De Melis. Affascinato dall’Ottocento, e dal rapporto fra i grandi romanzi di quell’epoca e la scena, Arturo Cirillo ama l’ironia e lo sguardo acuto ma anche distaccato dei personaggi della Austen; il suo mondo dove apparentemente non accade mai nulla di eclatante, abitato per la maggior parte da creature che stanno abbandonando la fanciullezza per diventare ragazze da marito o giovani scapoli da sposare, lo affascina. Un mondo sociale quello della Austen dove ci si conosce danzando, ci si innamora conversando, ci si confida con la propria sorella perché i genitori sono, ognuno a suo modo, prigionieri del proprio narcisismo. Lo spettacolo avrà un prestigioso debutto al Napoli Teatro Festival il 4 e 5 luglio e a seguire una lunga tournée invernale. 

I soliti ignoti 

Dal 20 al 23 febbraio al Teatro delle Muse arriva la prima versione teatrale de I soliti ignoti (adattamento teatrale di Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli) tratto dalla sceneggiatura di Monicelli - Cecchi D'Amico - Age&Scarpelli, con e regia di Vinicio Marchioni. La commedia è tratta del mitico film di Monicelli, uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia italiana e non solo. L'adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura di Age e Scarpelli senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere moderna quell'epoca lontana. 

La classe

Dal 4 all’8 marzo al Teatro Sperimentale va in scena il testo di Vincenzo Manna La Classe con la regia di Giuseppe Marini è un innovativo esperimento di data storytelling. In scena vedremo otto attori tra i quali spiccano: Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido. Il progetto da cui nasce il testo, ha preso l’avvio da una ricerca condotta da Tecné, basata su circa 2.000 interviste a giovani tra i 16 e i 19 anni, sulla loro relazione con gli altri, intesi come diversi, altro da sé, e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo. Gli argomenti trattati nel corso delle interviste hanno rappresentato un importante contributo alla scrittura drammaturgica del testo “La Classe” da parte di Vincenzo Manna. Lo spettacolo è prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri, Società per Attori e Goldenart Production.

I Miserabili

Dal 12 al 15  marzo al Teatro delle Muse va in scena il capolavoro di Victor Hugo, I Miserabili con la regia di Franco Però e interpretato da Franco Branciaroli assieme ad una eccellente compagnia di altri dodici attori. Quella di portare “I Miserabili” sulle tavole di un teatro di prosa è un’impresa sicuramente temeraria, una sfida. Millecinquecento pagine che appartengono alla storia non solo della letteratura, ma del genere umano. I Miserabili è un’opera capace di parlare a ogni epoca come se di quell’epoca fosse il prodotto, l’espressione diretta. I miserabili sono ciò che sta oltre il terzo e il quarto stato, e rappresentano l’umano nella sua nudità: spogliato non solo dei suoi beni terreni, ma anche dei suoi valori, da quelli etici fino alla pura e semplice dignità. E il nostro presente è pieno di uomini così. In questa terra di nessuno, buoni e cattivi si mescolano, non ci sono valori che li possano distinguere: solo fatti, casi, eventi.

Arlecchino

Chiude la Stagione Teatrale Dal 26 al 29 marzo al Teatro delle Muse un classico di Carlo Goldoni Arlecchino servitore di due padroni con protagonista Natalino Balasso, regia di Valerio Binasco. La produzione è del Teatro Stabile di Torino. Famelico, bugiardo, disperato e arraffone, l’Arlecchino “contemporaneo” di Binasco è un poveraccio che sugli equivoci costruisce una specie di misero riscatto sociale. Binasco, scrive: «A chi mi chiede: come mai ancora Arlecchino? rispondo che i classici sono carichi di una forza inesauribile e l’antico teatro è ancora il teatro della festa e della favola». Il suo stile cinematografico, fatto di sintesi, unità di azione e suspense, è al servizio del testo di Goldoni, un perfetto congegno che dal 1745 non smette di funzionare e incantare il pubblico. La commedia della stravaganza diventa così un gioioso viaggio nel tempo, alle origini del teatro italiano e della sua grande tradizione comica, con un cast molto affiatato di attori.

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