“Svuota cantine”, a Falconara la mostra scambio degli oggetti usati

Oltre 100 adesioni a “Svuota cantine”. Per la ottava edizione della mostra scambio degli oggetti usati che avrà luogo domenica 28 maggio, sono infatti 105 gli stalli prenotati. Un numero in linea con le nelle precedenti edizioni nonostante da un paio di anni la partecipazione all’iniziativa sia stata riservata esclusivamente ai cittadini falconaresi. Come nelle precedenti kermesse nel mercato, che si snoderà in piazza Mazzini e nell’isola pedonale del centro, si potranno vendere o scambiare oggetti di tutte le dimensioni: fumetti, bici, poltrone, solo per fare qualche esempio. Una vera occasione per far spazio in garage, cantine e soffitte private o magari per mettere in mostra e vendere cimeli, oggetti vintage e ‘preziose’ collezioni.
 
"Essere arrivati ad oltre cento adesioni – commenta l’assessore all’ambiente Matteo Astolfi – è sintomo che la manifestazione è molto sentita. Ma l’importanza di questa iniziativa è anche legata agli ottimi risultati prodotti, sia come metodo di riduzione dell’abbandono degli ingombranti, sia come attività collaterale di informazione alla cittadinanza della buona pratica di smaltimento dei rifiuti. Spero che anche questa volta avremo la piazza piena di gente".

Domenica 28 maggio 2017 dalle ore 10 alle ore 20 si svolgerà in centro quindi la ottava edizione della mostra scambio "Svuota Cantine" in cui i cittadini maggiorenni potranno mettere in vendita liberamente i propri oggetti usati, o effettuare il baratto, purché gli stessi non siano di eccessivo valore (al massimo 200 euro) su suolo pubblico messo a disposizione gratuitamente dal Comune. Si ricorda infine che non possono partecipare commercianti, collezionisti, ambulanti, antiquari, hobbisti, artigiani, associazioni e qualsiasi altro soggetto che svolge attività di vendita e che l’attività di esposizione e vendita delle merci viene svolta dai cittadini con allestimento autonomo, quindi con mezzi ed iniziativa propri, in uno spazio contenuto in sei metri quadrati al massimo. Tutto ciò, utilizzando gratuitamente il suolo pubblico concesso dal Comune.