Gestione risorse umane: il Roadshow di Adp fa tappa ad Ancona
"Dimenticare il cedolino e concentrarsi sullo sviluppo dell'azienda" è il titolo scelto da ADP Italia - società leader mondiale nell'ambito dell'Human Capital Management - per l'incontro che si terrà il 30 Novembre ad Ancona, presso l'EGO HOTEL, via Flaminia 220, dalle 15.00 alle 18.00, aperto agli imprenditori anconitani e a tutti coloro che si occupano di Risorse Umane. L'incontro, a ingresso libero, è organizzato in collaborazione con Este Edizioni.
L'idea dell'iniziativa, che dopo la data di Ancona sarà a Napoli (19 gennaio), nasce dai risultati di una recente indagine condotta da ADP a livello mondiale e che dimostra come ancora l'innovazione tecnologica, nello specifico l'utilizzo dei cosiddetti BIG Data, fatichi a imporsi nelle organizzazioni aziendali. Con risultati in qualche caso sorprendenti. In molti casi, per esempio, le aziende non riescono a sapere esattamente cosa stanno facendo i propri dipendenti, secondo quali modalità (in termini di produttività) e, sovente, perfino perché lo stanno facendo (con evidenti implicazioni sui fattori di coinvolgimento e motivazione). Addirittura non è infrequente il caso di aziende - e sono parecchie - che non sanno nemmeno quanti dipendenti hanno in un preciso momento, specialmente se sono presenti lavoratori interinali e a progetto. La motivazione è legata principalmente a un fatto informatico e tecnologico: il 37% dei dati di imprese di media grandezza è ancora affidato a tecnologie ormai datate, come Excel o database affini. Eppure, oggi le aziende e gli imprenditori avrebbero accesso diretto a tutti i dati di cui hanno bisogno e potrebbero usarli in tempo reale per rispondere tempestivamente al cambiamento. Nella pratica, tuttavia, la maggior parte delle imprese è ancora lontana dalla situazione desiderata, per stare al passo con i tempi e sfruttare al meglio la rivoluzione tecnologica.
Abbiamo raccolto un commento da Savino Di Gregorio, Manager ADP " Abbiamo scelto Ancona, come una delle tappe del roadshow, perché il discorso in merito all'organizzazione e gestione del Capitale Umano aziendale è di fondamentale importanza sia per le pmi sia per le multinazionali. Ancona testimonia una forte vocazione all'internazionalizzazione: secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Ancona, nel primo semestre del 2016 le esportazioni della provincia di Ancona sono state di 1.858,1 milioni di euro ovvero in crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2015. Un andamento migliore di quello medio italiano che continua invece a essere stazionario. Molti imprenditori hanno dovuto, per coprire la domanda, aprire succursali anche all'estero, il che significa nuovi dipendenti e soprattutto diverse normative amministrative o semplicemente differenti abitudine lavorative. Noi vogliamo indicare agli imprenditori la giusta direzione per un'integrazione dei processi amministrativi, normativi e umani nell'ambito delle risorse umane, sia per chi opera a livello nazionale che internazionale". Il convegno sarà l'occasione per far luce su alcune delle trasformazioni che impegnano oggi imprenditori e Direttori del Personale, suggerendo un modo per gestire i cambiamenti e cogliere le nuove opportunità presenti, nonostante l'attuale momento storico-economico caratterizzato da incertezza.
LAVORARE AD ANCONA. Secondo i dati appena presentati dall'indagine Excelsior realizzata da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro, il ''tasso di assunzione'' in provincia di Ancona era pari al 4,5% nel 2014 e al 5,3% nel 2015, mentre nel 2016 si porta al 5,7%. Nel 2016, sempre in provincia di Ancona, aumenta il peso percentuale delle entrate 'stabili' previste rispetto al totale (dal 18 al 24%). L'incidenza dei contratti a termine si riduce, con un peso percentuale che scende dal 57 al 52%. Nel 2016, in provincia di Ancona, le assunzioni di figure high skill, cioè dirigenti, specialisti e tecnici, si attesteranno a 920 unità, il 15% del totale, dato inferiore alla media nazionale (17%). Le assunzioni medium skills saranno invece pari al 49% (2.920 unità). Le restanti 2.080 assunzioni (low skills) previste riguarderanno figure di livello più basso, con una percentuale del 35%. Il confronto con il 2015 evidenzia che, ad Ancona, la quota delle figure high skill sulle assunzioni totali è aumentata di 2 punti percentuali. Nella provincia risulta in aumento anche la quota di profili intermedi (+2 punti), mentre diminuisce la quota delle professioni operaie e non qualificate (-4 punti).
Guardando più in dettaglio alle professioni richieste dalle imprese provinciali, si rileva che il 57% delle assunzioni programmate è concentrata su poche figure. Ai primi posti della graduatoria si trovano le professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione, cioè cuochi, camerieri, baristi e professioni simili (1.210 unità), seguite dalle professioni qualificate nelle attività commerciali, tipicamente commessi e personale di vendita (690 unità). Al terzo posto si trovano le professioni non qualificate nel commercio e nei servizi, con 580 assunzioni previste.
Nel 2015, il 22% delle imprese della provincia di Ancona ha attivato corsi di formazione, una percentuale inferiore di 1 punto rispetto a quella dell'anno precedente.