"Un'Odissea infinita", lo spettacolo di Enzo Decaro al Parco della Repubblica di Sirolo
Enzo Decaro sarà in scena a Sirolo presso il Parco della Repubblica il 7 Agosto alle ore 21:30 con “Un’Odissea infinita”, uno spettacolo che ripercorre l'emblematico viaggio di ritorno verso Itaca di Ulisse. Con lui, ad accompagnare le avventure del celebre eroe, ci saranno Francesco Mancarella al pianoforte e Lorenzo Mancarella al clarinetto e beatbox. Lo spettacolo, con regia e adattamento di Alessandra Pizzi, rientra nel format “Metti un libro a teatro” che Ergo Sum propone dal 2019, con lo scopo di divulgare e favorire la conoscenza del grande patrimonio culturale rappresentato dai classici della letteratura.
L’Odissea di Omero è, in assoluto, l’opera che meglio di ogni altra riesce a rendere attraverso la metafora del viaggio il lungo, lento, paziente, ma avventuroso percorso che l’uomo affronta alla ricerca di se stesso. È questa la più titanica delle imprese che l’eroe omerico si accinge a compiere, durante una lunga avventura alla conquista di sé, scandita da tappe coincidenti ai diversi stadi di crescita e di evoluzione a cui ci chiama la vita. Ulisse lascia la sua Terra ed esplora il mondo, supera le sue paure, risponde ai suoi dubbi, si addentra in territori della conoscenza e ritorna a casa. Quantomai attuale, Ulisse simboleggia l’Uomo moderno che si spinge quotidianamente nel superamento dei propri limiti, che tenta affondi verso la conoscenza del mondo ma, soprattutto, di sé. E torna a casa, consapevole dei suoi confini. Si tratta, dunque di un “viaggio circolare”. Si parte da casa e si ritorna a casa, per ripartire. Perché più forte del desiderio del ritorno è la bramosia della conoscenza.
Enzo De Caro, attore di grande fama per le sue numerose interpretazioni sul grande e sul piccolo schermo, dà voce all’Eroe Omerico, ci spiega le motivazioni che hanno accompagnato il viaggio di Ulisse e ci aiuta nella comprensione di quei “viaggi quotidiani” che spesso compiamo alla ricerca di noi stessi. Lo fa con la leggerezza del “consigliere”, dell’ ”amico saggio” che, piuttosto che additare gli errori, cerca immagini lievi a cui ispirarsi. Ci riporta sull’isola di Calipso, ci immerge nella dimensione surreale del mare azzurro e, soprattutto, rende il suo speciale omaggio alla letteratura, alla poesia, alla musica e all’arte che a Ulisse si sono ispirati. In questo viaggio Ulisse non incontra mostri e lestrigoni, ninfe e creature divine, ma “dialoga” con Francesco Guccini, e il suo racconto di Odysseo, incontra Dante e i dannati del canto XXVI dell’Inferno, Lucio Dalla e i versi di Itaca. Incontra la Poesia di Pascoli e di Montale, di Tyson, di D’Annunzio, i versi delle canzoni di Caparezza, la letteratura di Borges e di Kafka e termina nell’infinito di Leopardi. Perché tra epica e invenzione, tra commento e narrazione, tra esegesi e interpretazione, vale il valore della parola che incanta... come il coro delle Sirene di Ulisse.