Museo Archeologico Nazionale delle Marche: appuntamento con Pellegrino Tibaldi
P\roseguono gli appuntamenti con i Celebri in Ancona al M A N Marche. Il protagonista della prossima conferenza è Pellegrino Tibaldi, grande pittore e architetto che ha lasciato la sua impronta manierista nel capoluogo dorico e nelle Marche durante seconda metà del 1500. Venerdì 24 novembre alle 17.30 nell’auditorium del Museo Archeologico a illustrare l’opera del Tibaldi, con particolare attenzione al suo periodo anconetano, sarà lo storico dell’arte Michele Polverari: già direttore della Pinacoteca Civoca “F. Podesti” di Ancona, ha curato mostre e pubblicazioni dedicate alla storia del patrimonio artistico marchigiano.
Pellegrino Tibaldi, nella permanenza ad Ancona, esprime la sua potenza creativa, giunta ormai in fase matura dopo una formazione avvenuta tra Bologna e Roma dove entra in contatto con le opere di Michelangelo e di altri esponenti del Manierismo italiano, tra cui Perin del Vaga, che influenzano il suo lavoro.
Dal 1554 è presente ad Ancona, dove soddisfa numerose committenze, come quelle del mercante armeno Giorgio Morato e dell’anconitano Angelo Ferretti, che lo coinvolge nella decorazione del palazzo costruito alle pendici del Guasco e in altre proprietà, e che si fa garante dei lavori affidati al Tibaldi dal Consiglio cittadino nella Loggia dei Mercanti, gravemente danneggiata da un incendio. Ad Ancona la pratica architettonica segnala Tibaldi al governatore Carlo Borromeo, che lo vorrà con sé a Milano, impegnandolo in numerose imprese tra le quali massima è quella di sovrintendere a tutte le operazioni della fabbrica del Duomo. Alla morte del cardinal Borromeo, Tibaldi è chiamato da Filippo II in Spagna dove, all’Escorial, decora la splendida biblioteca reale con figurazioni allegoriche che richiamano quelle realizzate trent’anni prima alla Loggia dei Mercanti di Ancona.