Made in Marche, il terzo appuntamento è con “Viva Falcone" di Antonio Lovascio
E “Viva Falcone, lazzi di un giullare siciliano”, un viaggio nella terra e nel retroterra della vicenda del giudice siciliano ucciso dalla mafia e simbolo della lotta contro l' illegalità, lo spettacolo di grande spessore educativo in programma venerdì 7 aprile, alle ore 21, al Teatro Panettone. “Viva Falcone” è il terzo appuntamento di “Made in Marche 2017”, rassegna teatrale a cura del gruppo teatrale Recremisi con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Ancona. La rassegna di prosa è dedicata a giovani professionisti marchigiani che mettono in scena racconti nei quali personaggi comuni si interrogano e daranno vita a ricordi, luoghi, idee ed emozioni coinvolgenti.
LA STORIA. Partendo da una storia autobiografica il racconto passa attraverso la carne di Salvatore San Filippo, vero e proprio eteronimo di Antonio Lovascio. Salvatore San Filippo narra il suo viaggio in Sicilia attraverso ricordi, epifanie e azioni che lo porteranno a trasformarsi continuamente, ad entrare e uscire da molteplici personaggi e da diverse situazioni; Salvatore si trasforma nel ragazzo delle granite il cui grido sembra un antico canto arabo, in un pupo siciliano che recita versi della Gerusalemme Liberata, nel boss Michele Greco che minaccia subdolamente Giovanni Falcone; con lui si attraversa la suggestiva processione dei Casciari e si approda al drammatico momento della strage di Capaci per concludere senza concludere il viaggio, lasciando aperto ogni dialogo, ogni confronto sulla Sicilia, sulla vita. In scena ‘u panaru (un Cestino di vimini) che Salvatore lascia ai piedi del palcoscenico diventa l’albero Falcone, la magnolia che si trova sotto casa del giudice, sotto la quale la gente può lasciare un pensiero scritto su un biglietto. Nel panaru ogni biglietto arricchisce lo spettacolo di suggestioni, riflessioni, pensieri.
Dopo aver debuttato nelle Marche, in ambito della rassegna “Pigmenti” e poi della rassegna A Km zero”, lo spettacolo è in stagione AMAT 2016/2017 (Visibile sul sito AMAT sotto la voce Platea delle Marche – gli spettacoli in scena); a Roma, presso il Teatro Lo Spazio, ottenendo un ottimo riscontro di pubblico e critica; in Sicilia per il Festival nazionale della legalità.
ANTONIO LOVASCIO. Laureato in Lettere Moderne svolge la professione di attore, regista e drammaturgo. Si è formato e ha lavorato con diversi artisti tra i quali Dario Fo, Franca Rame, Lino Capolicchio, Saverio Marconi, Giorgio Barberio Corsetti, Francesco Niccolini, Massimiliano Civica, Eugenio Allegri, Roberto Bacci, Dacia Maraini. Nel 2007 ha vinto il premio nazionale di drammaturgia TORNEO APPLAUSI con il testo “Immi-Grati?”. La Provincia di Ancona gli ha conferito il CAVALIERATO GIOVANILE migliori talenti under 35, sezione spettacolo. Nel 2015 ha vinto il premio nazionale di drammaturgia La Riviera dei Monologhi, con il testo “Alda Merini – i beati anni dell’innocenza”. Nel 2016 ha vinto il premio nazionale di drammaturgia LA RIVIERA DEI MONOLOGHI per il Teatro di impegno civile con lo spettacolo “Viva Falcone” che ha ottenuto anche il patrocinio della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. Le sue note di regia per lo spettacolo “Viva l’Italia” di Dacia Maraini sono inserite nella nuova pubblicazione del testo teatrale edita da Giulio Perrone Editore. Edizione e spettacolo sono stati presentati al Salone internazionale del Libro di Torino 2012 e 2013. La regia di Antonio Lovascio per “Viva l’Italia” è citata nel libro “Il Sogno del Teatro” di Dacia Maraini, ed. Rizzoli. Ha scritto il testo teatrale Aspettando Turturro, un progetto che ha ottenuto il consenso dell’attore John Turturro e che prevede la sua partecipazione nella messinscena.