Destinatario sconosciuto: Luca Violini sul palco con lo spettacolo sull'Olocausto
Il gruppo di Quelli che con la voce propongono lo spettacolo di RadioTeatro sulla Shoah, dal titolo "Destinatario sconosciuto", un testo di Katherine Kressmann, portato in scena dal doppiatore Luca Violini, accompagnato al pianoforte da Paolo Zannini. L'evento si tiene sabato 27 gennaio 2018 ore 17.30 ad Ostra presso il Teatro La Vittoria. Ingresso: 5 euro, gratuito fino a 16 anni. Per maggiori informazioni: 320.5623974.
Ci sono molti modi di affrontare il tema del razzismo e della Shoah, quella stagione di odio disumano che costituisce una delle più grandi macchie della storia dell’uomo. Ma se vogliamo capire il perché di qualcosa che non sembra neppure concepibile, se vogliamo che questa tragedia possa aiutarci a ricordare e a non ripetere mai più - per nessun motivo e nei confronti di nessun popolo - simili orrori, dobbiamo accettare di confrontarci non solo con sanguinari dittatori e campi di concentramento ma affrontare e capire le dinamiche di quelle radici del male che albergano, sopite, dentro ogni uomo. Per questo abbiamo scelto di portare in scena una storia “piccola” ma incredibilmente intensa e ricca di significati come “Destinatario sconosciuto”, un testo di Kressman Taylor pubblicato per la prima volta nel 1938 che descrive profeticamente il clima di spietato razzismo in cui maturò l’Olocausto. Un caso letterario, un racconto epistolare che si dipana fra la Germania e l’America nei primi anni ‘30 e che racconta la storia di Martin, tedesco, e Max, ebreo americano, due amici fraterni e soci in affari, il cui rapporto finirà vittima della crudele follia ideologica che il nazismo stavatessendo. Un dialogo sentimentale e istruttivo che, partendo da una profonda amicizia, ci costringe a scoprire come il male si può insinuare nella vita degli uomini e cambiarne il destino. Una storia perfetta per essere tradotta in uno spettacolo di radioteatro intenso ed emozionante, godibile e pieno di ritmo, con musiche (dal vivo) capaci di restituire il contesto storico e l’atmosfera che si respirava fra le due sponde dell’Atlantico, e con parole capaci di svelare le sfumature più profonde di un tragico percorso personale che, rivelato dal colpo di scena finale, diviene una lezione universale impossibile da dimenticare.