La magia natalizia in danza, Lo schiaccianoci al Teatro delle Muse il 28 dicembre
È Lo schiaccianoci italiano più bello, uno dei più interessanti della storia della danza, senz’altro uno dei più incantevoli: sulle familiari note di Piotr Ilych Ciaikovskij e, con le variopinte scene e costumi di Emanuele Luzzati, Daniele Cipriani ripropone Lo schiaccianoci di Amedeo Amodio. Lo Schiaccianoci è l’appuntamento fuori abbonamento della Stagione di Danza 2016/17 di MARCHE TEATRO. Con cifre record di spettatori che hanno assistito alle recenti rappresentazioni in vari grandi teatri italiani, il 28 dicembre alle ore 20.45, Lo schiaccianoci arriva al Teatro delle Muse di Ancona con i primi ballerini Anbeta Toromani e Vito Mazzeo (Balletto Nazionale Olandese). Con il corpo di ballo e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.
Si tratta di una produzione su grande scala, paragonabile per dimensioni e qualità solo a quelle dei più importanti teatri lirici: in scena ben 40 artisti (37 ballerini, 2 artisti del teatro d’ombre e un trampoliere); dietro le quinte una quindicina di persone, tra maîtres, staff tecnico, sarte ecc. Uno spiegamento di talenti che fa di questo Schiaccianoci è uno degli eventi principali della stagione. Lo spettacolo coincide con il 10° anniversario della scomparsa di Emanuele Luzzati che ha fatto risplendere le scene italiane e del mondo con i colori della sua tavolozza e l’arcobaleno della sua fantasia, nonché con il 200° anniversario della pubblicazione della novella di E.T.A. Hoffmann da cui deriva la trama del balletto. Se la maggior parte degli “Schiaccianoci” – a partire dall’originale del coreografo Marius Petipa (San Pietroburgo, 1892) – si rifanno all’adattamento e addolcimento del racconto da parte dello scrittore Alexandre Dumas, il balletto di Amodio ci restituisce le ombre e le tinte forti di Hoffmann, sottolineando il confine labile tra immaginazione e realtà.
In questo Schiaccianoci, creato per Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko da Amodio nel 1989 durante gli anni d’oro dell’ATER Balletto di cui egli era allora direttore, lo Schiaccianoci del titolo non è il prodotto di un sortilegio, bensì della fantasia di una bambina la quale (come tutti i bimbi) gioca e parla coi suoi giocattoli, facendoli vivere anche nel mondo magico dell’immaginazione il cui confine con la realtà è labile: uno schiaccianoci può benissimo essere un principe, un’ombra sulla parete può diventare un drago in quel mondo dove desiderio e paura, sogno e incubo si sovrappongono in continuazione. Una rivisitazione in chiave psicologica del balletto normalmente popolato di fate, che lascia tuttavia intatto l’elemento fiabesco poiché nulla vi è di più magico della fantasia infantile. Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati si rivolge a grandi e piccini e s’inserisce nell’ambito dell’impegno personale di Daniele Cipriani a recuperare il repertorio italiano del balletto della seconda metà del ‘900. Questa produzione è una delle sue colonne portanti, esempio delle vette artistiche toccate quando alla robustezza del pensiero tedesco e all’anima russa che impregna la partitura, si uniscono anche l’estro e la fantasia italiani: la coreografia di Amodio, le scene e costumi di Luzzati, le “ombre” ideate dal Teatro Gioco Vita e qui realizzate della Compagnia teatrale Asina sull’Isola, gli inserimenti musicali di Giuseppe Calì volti a dare risalto all’odore sulfureo che, ogni tanto, s’insinua tra le note di Ciaikovskij. Come sottolinea Cipriani: “Sono felice quando i sogni diventano realtà. Non sopportavo l’idea che un allestimento importante come Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio/Emanuele Luzzati, fosse da anni nei depositi di Aterballetto, destinato a perdersi: ho avuto il coraggio di acquistarlo, e l’ho fatto rivivere. È un lavoro che fa parte della storia del balletto italiano”. Daniele Cipriani Entertainment è la seconda produzione a livello nazionale riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo.
PREZZI E INFO: platea intero € 39 - prima galleria intero € 32 - seconda galleria intero € 26 - Terza galleria e palchi di primo, secondo e terzo ordine € 18 (unico) - Biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org - biglietti on line www.geticket.it. Per gruppi telefonare allo 071 20784222 - www.marcheteatro.it
AMEDEO AMODIO | regia e coreografia. Allievo della Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano e poi danzatore del Balletto scaligero, i suoi interessi non si limitano alla danza ma a ogni forma d’arte, stimolato anche dalle esperienze vissute in un teatro che in quel periodo si avvaleva della collaborazione di artisti di grande spessore, registi, direttori d’orchestra, cantanti, scenografi, coreografi, ballerini, attori. La curiosità di ampliare le sue esperienze lo portano all’età di 22 anni, a lasciare il Teatro alla Scala per iniziare la carriera di coreografo e ballerino da libero professionista e più tardi ad assumere la direzione artistica dell’allora nascente Aterballetto. La sua esperienza prestigiosa lo porta nel 1997 ad assumere la Direzione del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma e nel 2003 del Teatro Massimo di Palermo. Coreografo ospite in molte Compagnie di balletto in Italia e negli Stati Uniti, riceve nell’aprile 2015 il “Premio alla carriera” in occasione della Giornata Internazionale della danza. Nello stesso giorno viene insignito dal Sindaco di Reggio Emilia del “Primo Tricolore”, una prestigiosa onorificenza che viene assegnata a quanti hanno contribuito con il loro operato a dare lustro alla Città.
EMANUELE LUZZATI (1921 - 2007) | scene e costumi. Nato a Genova, ha studiato presso l’Ecole des Beux Arts di Losanna, dove si è diplomato. Ha lavorato inizialmente come pittore, ceramista, illustratore e decoratore, dedicandosi in seguito al teatro e lavorando insieme a Giulio Gianini alla realizzazione di film e disegni animati, tra cui nel 1964 La gazza ladra, basata sull’opera di Gioachino Rossini e nel 1973 Pulcinella, entrambi nominati al Premio Oscar. Nel 1972 ha esposto alla Biennale di Venezia, mentre dal 1981 al 1984 la sua mostra Il sipario magico, allestita per la prima volta all’Università di Roma, è stata riproposta in varie città italiane ed estere. Nel 1993 l’Unione dei Teatri d’Europa ha organizzato la mostra Emanuele Luzzati Scenografo, tenutasi inizialmente al Centre Pompidou di Parigi, mentre nel 1996 è stata allestita presso il Palazzo Ducale di Genova una mostra antologica dedicata alla sua opera, di seguito a quella organizzata nel 1992 dall’Università.Nel 1992 ha ricevuto dall’Università di Ginevra la laurea honoris causa in architettura, mentre nel 1995 riceve il Premio “Ubu” per la migliore scenografia dell’anno per Pinocchio realizzato al Teatro della Tosse di Genova.
ANBETA TOROMANI | prima ballerina. Nata a Tirana, ha frequentato l’Accademia Nazionale di Danza nella sua Città. Conseguito il diploma, si è perfezionata a Baku in Azerbaijan.Rientrata in Albania è immediatamente entrata a far parte del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Tirana come prima ballerina. Nella stagione ‘02-’03 ha partecipato alla trasmissione televisiva Amici condotta da Maria De Filippi, giungendo in finale. Viene scelta pertanto dal regista Patrick Rossi Gastaldi per la sua messa in scena de L’Histoire du soldat con Rocco Papaleo. Dal 2003 Anbeta fa parte del cast del programma Amici in qualità di prima ballerina. Tra i riconoscimenti ottenuti in questi anni si segnalano il Premio “Gino Tani” (2004) per le arti dello spettacolo ed il Premio “Danza & Danza” (2005). È regolarmente invitatata in numerosi Gala sia in Italia che all’estero.
VITO MAZZEO | primo ballerino. Inizia a studiare alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala dove si diploma in danza classica e contemporanea con il massimo dei voti, unico allievo ad avere conseguito questo risultato dai tempi dell’istituzione del doppio diploma.Nel 2005 entra a far parte del Corpo di Ballo del Royal Ballet di Londra. Danzatore al Teatro dell’Opera di Roma nella stagione 2007/2010, con la direzione di Carla Fracci, dal 2010 entra a far parte del San Francisco Ballet nel ruolo di solista e dopo appena sei mesi viene nominato Principal Dancer. Nel 2013 diventa primo ballerino del Dutch National Ballet. Nel 2009 ha rappresentato l’Italia al Miami international Ballet Festival e nel 2013 ritorna sulle scene del Teatro dell’Opera di Roma nel Don Chisciotte. Nel 2014 forma il gruppo “Vito Mazzeo & Solisti Het Nationale Ballet” con il quale si esibisce sui palcoscenici dei maggiori teatri italiani con lo scopo di far apprezzare e diffondere l’arte coreutica olandese. Il New York Times lo ha definito «The tall, handsome Vito Mazzeo is emerging as a figure of tremendous dance charm».