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Unitre Osimo: "Il medioevo fantastico"

Quello di venerdì 28 novembre è stato il terzo incontro che l'UniTre di Osimo ha dedicato al Medioevo in collaborazione con l'Istituto di Istruzione Permanente Campana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

IL MEDIOEVO FANTASTICO

Quello di venerdì 28 novembre è stato il terzo incontro che l'UniTre di Osimo ha dedicato al Medioevo in collaborazione con l'Istituto di Istruzione Permanente Campana. Nell'Aula Magna, la Presidente Antonietta Mattioli ha presentato ad un pubblico attento, la relatrice Anna Di Cicco, apprezzata pittrice e docente da molti anni del Corso Pittura all'UniTre. Da sempre catalogato come un "Periodo buio",in questa serata il Medioevo ha mostrato il suo volto affascinante fatto di arte, mistero, e presagi di rinascita. Non ci può essere niente di più fantastico e splendente delle produzioni artistiche di quel tempo, per la fioritura di incisioni, mosaici, miniature, affreschi e dipinti eseguiti da artigiani al servizio della Chiesa, che per lo più non si firmavano, ma hanno lasciato opere egregie. Per mezzo di slides la Di Cicco ha raccontato una storia che va dalla caduta dell'Impero Romano alla scoperta dell'America, cominciando dai "Grilli gotici", incisioni su pietra di mostri o divinità senza corpo che rappresentavano amuleti, aventi poteri magici in favore della fertilità o della ricchezza. Poi, è stata la volta dei Mosaici, legati all'arte bizantina, favolosi quelli di Ravenna eseguiti con migliaia di "tessere" di vetro colorato, alternate a quelle d'oro che danno una luminosità suggestiva alle figure di Giustiniano e di Teodora, E che dire delle Miniature che decorano importanti manoscritti? Realizzati da monaci pazienti sono vere opere d'arte che impreziosiscono pagine e nelle cornici, risentono dell'influenza araba. Ma veniamo alla esternazione del Medioevo più conosciuta: il Bestiario. Leoni , cervi, serpenti, draghi che ornano i portali, i rosoni, le facciate e i tetti delle chiese rappresentano i due volti del Medioevo: l'uno fatto di dei e di uomini, quindi un mondo umanista, l'altro fatto da esseri fantastici che subiscono le metamorfosi più strane, perciò bestiale e selvatico. Non dimentichiamo che il Medioevo è il tempo dei santi e dei miracoli, del diavolo e delle streghe, cioè dell'eterna battaglia tra il Bene ed il Male. Infine la Di Cicco ha analizzato la Pittura del periodo, leggendo le varie opere d'arte ed enumerando i caratteri degli artisti a cominciare da Giotto e dalla sua capacità di divulgare la fede attraverso il racconto degli episodi francescani, per poi proseguire con Simone Martini, maestro della pittura senese, con il Cimabue che con il suo chiaroscuro virtuoso riesce a dare un volume realistico ai suoi Crocifissi, fino ad arrivare a Gentile Da Fabriano che con la lavorazione finissima dell'oro e le sfumature, dà preziosità e spiritualità alle sue figure, Un doveroso grazie all'UniTre per aver divulgato un periodo storico così ricco di sfaccettature e per la scelta della relatrice.

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