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Coldiretti: “Nelle Marche in 53mila a caccia di funghi, trend che sostiene economia e turismo”

Cercatori esperti, ma anche semplici appassionati. La crisi ha spinto anche molti a rivolgersi alla raccolta come occasione di reddito. Il 2 novembre, arriva il personale trainer dell’orto per dare consigli ai cittadini

Sono cinquantatremila gli appassionati che nelle Marche vanno a caccia di funghi, per arricchire la propria tavola, rilassarsi in montagna o integrare il reddito, sostenendo  un fenomeno che ha una funzione economica importante a sostegno delle aree interne boschive, soprattutto in prospettiva turistica.

E’ quanto emerge dall’analisi presentata dalla Coldiretti in occasione dell’inaugurazione della Mostra micologica, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, promossa dal Gruppo Micologico Naturalistico di Ancona, con l’esposizione dei funghi, il mercato di Campagna Amica e lo spazio dedicato alle piante aromatiche, che i produttori regalano ai visitatori. Negli ultimi tempi ai cercatori esperti, si è affiancato un certo numero di appassionati, spesso “cittadini”, per i quali la raccolta dei funghi rappresenta soprattutto un’occasione di relax, per effettuare passeggiate immersi nella natura. Ma la crisi ha spinto anche molti a rivolgersi alla raccolta come occasione di reddito, rifornendo di porcini e simili negozi e ristoranti di prodotti tipici locali. In questo caso, sottolinea Coldiretti, occorre ovviamente che i funghi siano controllati dagli appositi uffici dell’Asur, onde evitare rischi per la salute. Tra l’altro i cambiamenti climatici hanno rivoluzionato la “mappa” delle varietà oggi presenti sul nostro territorio. La normativa regionale prevede che il rilascio del patentino per la raccolta dei funghi sia gestito dalle Province e dalle Comunità Montane, dopo aver effettuato un apposito corso (in precedenza bastava la richiesta). Dagli elenchi dei quattordici enti oggi interessati, emerge dunque un “esercito” di appassionati che tocca complessivamente le 53mila unità. Anche se alcune Comunità montane insistono su più province, il territorio con il maggior numero di abilitati alla ricerca è senza dubbio quello di Pesaro Urbino, che da solo ne ha quasi la metà del totale.  Seguono Macerata, Ancona, Ascoli Piceno e Fermo. Un fenomeno che ha importanti riflessi sul turismo ecologico, integrandosi con il circuito di ristorazione delle aree interne che poggia sugli agriturismi e sulle sagre autunnali. Ma la mostra micologica che fino al 4 novembre occuperà i locali della Mole Vanvitelliana ospita anche un mercato di Campagna Amica, con il meglio delle produzioni del territorio a km zero, oltre a uno speciale focus sulle piante aromatiche. Un migliaio di vasetti verranno donati dai produttori agricoli della Coldiretti Ancona ai visitatori.

Domani, domenica 2 novembre, dalle ore 9.30, sarà a disposizione un personale trainer dell’orto che aiuterà i cittadini a coltivare prodotti da portare in tavola in giardino o sul balcone. Si tratta di una risposta alla crescente domanda di verde anche nelle città che complice la crisi spinge  un italiano su quattro alla coltivazione fai da te per uso domestico.

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