Teatro, Alda Merini raccontata dai pazienti della Rsa
Sabato prossimo, 22 aprile alle ore 21,15, il Teatro Comunale ospiterà “Corro e non sento”, una delle date più particolari del cartellone teatrale lauretano. Una serata di teatro originale e dall’elevato spessore sociale. Si tratta di uno spettacolo realizzato a più mani da Ubo Teatro, con la collaborazione di “Nuovi linguaggi” e, nelle vesti di attori, alcuni ospiti della Rsa “Abitare il tempo” di Loreto.
“Mai come oggi – dice Michele Salvatori, responsabile di Ubo Teatro, ideatore e regista dello spettacolo in questione - la diversità spaventa la società ed è oggetto di discriminazione. Ecco perché abbiamo deciso di portare in scena gli ospiti psichiatrici della Struttura Residenziale che regaleranno al pubblico momenti di grande verità e, attraverso poesie, racconti, dialoghi e immagini racconteranno uno dei nostri poeti più veri: Alda Merini”. Fu proprio la poetessa, dopo anni in manicomio, a scrivere che “anche la follia merita i suoi applausi”.
“Si tratta – dice Luca Mariani, Assessore alla cultura del Comune di Loreto - di una data del nostro cartellone teatrale con una forte valenza sociale sia per i temi trattati sia per le modalità realizzative, con la presenza dei pazienti di Abitare il tempo. E anche questo rappresenta un motivo di vanto e di orgoglio nel presentare in cartellone un appuntamento di questo genere che sensibilizza alla diversità”. Poi l’Assessore fa riferimento alla stagione nel suo complesso ed al virtuoso progetto Tul (Teatri Uniti Loreto) che vede le compagnie teatrali del territorio unite nell’allestimento della stagione: “E’ un progetto interessante e bello, che alimentiamo con convinzione perché vuole unire e perché valorizza le realtà territoriali”.
“Questa data teatrale – dice Antonio Novelli, responsabile della Rsa Abitare il tempo - è molto importante anche come conferma dei nuovi approcci psichiatrici, sposati appieno dalla nostra Rsa, che ricorrono sempre meno alla coercizione fisica ed ai muri che contengono e sempre più ad iniziative, come appunto il laboratorio teatrale, che diventano il luogo dove approfondire le molteplici possibilità del sentire e del comunicare, con evidenti vantaggi “terapeutici” che aiutano il paziente a star meglio”. “Faccio i complimenti - conclude Novelli - a Michele Salvatori e al dr. Francesco Sergi, che collaborano con noi da anni, per la professionalità e competenza”.
“Per la realizzazione della piece teatrale – conclude Salvatori – alla quale hanno partecipato anche gli attori della compagnia Nuovi Linguaggi, Andrea Anconetani, Silvia Bertini e Cecilia Menghini, ringrazio in modo speciale il responsabile di Abitare il tempo, Dott. Antonio Maria Novelli, il Dott. Francesco Sergi e l'equipe psico-educativa (Monia Angeloni, Virginia Santarelli e Francesca Romana Galassi)”.
Il Laboratorio Teatrale. Il Laboratorio Teatrale è un’attività che da tempo “Abitare il tempo” svolge per i pazienti del nucleo salute mentale. La struttura, con 132 posti letto e presenza del medico 24 ore su 24, offre un ampio ventaglio di prestazioni che vanno dal nucleo per stati vegetativi persistenti, nucleo Alzheimer, nucleo riabilitativo e nucleo dedicato, appunto, alla salute mentale.