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Frana: da domani ad Ancona gli esperti di 30 città europee

Da domani 19 febbraio, per tre giorni, saranno ad Ancona i rappresentanti di 30 città di costa europee per discutere di cambiamento climatico e studiare il monitoraggio in tempo reale ("Early Warning") della frana

Dal 19 febbraio,  per tre giorni, saranno ad Ancona i rappresentanti di 30 città di costa europee (Rotterdam, Barcellona, Zara, Gibilterra, Londra, Bullas, Patrasso, tra le più importanti) per discutere di cambiamento climatico e studiare il monitoraggio in tempo reale (sistema di “Early Warning”)  della frana.

L'incontro è interamente finanziato dalla Direzione generale per l'Azione per il clima della Comunità Europea. Ancona è stata scelta come sede per aver raggiunto livelli di eccellenza nell’esperienza di studio della frana e per lo sviluppo di una “strategia locale di adattamento”, che verrà ufficialmente presentata il prossimo Aprile 2013.

Momento clou della tre giorni (avvio dei lavori il 19 febbraio alle ore 15 con i saluti del Commissario Prefettizio alla delegazione a Palazzo del Popolo), la visita prevista per il 20 febbraio (punto di ritrovo alle 9.00 sala di controllo a Palazzo degli Anziani) alla zona frana con dimostrazione del sistema di early warning e attivazione delle procedure di emergenza; visita alle stazioni di monitoraggio “Grotte” e “Golfo” e all’abitazione di un cittadino collegata alla sala di controllo generale attraverso sensori.

La frana, che si verificò tra il 12 e il 13 dicembre 1982, fu profonda  e coinvolse 342 ettari di terreno urbano e sub-urbano; tra le aree maggiormente colpite Borghetto, Posatora e, in parte, Torrette. L'esteso movimento franoso danneggiò due ospedali e la Facoltà di Medicina dell'Università di Ancona, lese o distrusse completamente 280 edifici, per un totale di 865 abitazioni, divelse la ferrovia e la strada costiera su di un fronte di circa 2,5 chilometri. La frana provocò anche danni alla popolazione: 3.661 persone (1.071 famiglie) vennero evacuate dall'area colpita dal dissesto. Circa 500 persone persero l'impiego.

Questa terribile esperienza ha stimolato una forte sensibilità riguardo ai cambiamenti climatici con la conseguente attivazione di tutta una serie di azioni al riguardo. Per questo  Ancona è anche città capofila del progetto ACT, “Adapting to Climate Change in Time” (www.actlife.eu ), avviato nel 2010, che ha portato alla città ben 576.000 euro su un totale di 1.752.000 ripartiti con le città di Bullas (Spagna) e Patrasso (Grecia). Parallelamente sono stati allacciati rapporti anche con l' ONU - UNISDR essendo il capoluogo dorico tra i primi in Italia a firmare la campagna mondiale sulle città Resilienti - “My City is getting ready” https://www.unisdr.org/campaign/resilientcities/.

In virtù di questi passaggi strategici e di quanto concretamente realizzato in questi ultimi anni sul tema dell'adattamento e della gestione del rischio,  l’Amministrazione è stata inserita nel circuito delle città eccellenti, selezionata quale sede dove organizzare eventi strutturati come quello dei prossimi giorni.
 
L’appuntamento sarà un momento di incontro importante per costruire, insieme alle istituzioni Europee ed insieme ad altre città, in un’ottica di rete, nuovi progetti di riqualificazione e sviluppo territoriale, anche alla luce dei fondi di finanziamento europei che saranno destinati al tema del cambiamento climatico nella prossima programmazione comunitaria 2014– 2020.

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