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Turismo, gli stranieri amano le Marche: Ancona seconda provincia più “venduta”

Agli sgoccioli la stagione turistica 2014, i tour operator mondiali stanno già vendendo la nostra regione per il 2015. Per il capoluogo un ruolo importante per attirare visitatori stranieri, lo avranno il turismo religioso e il mare

I turisti stranieri amano le Marche. Agli sgoccioli la stagione turistica 2014, i tour operator mondiali stanno già vendendo la nostra regione per il 2015. A proporre viaggi e vacanze nella nostra regione per il prossimo anno, secondo l’Osservatorio turistico della Regione Marche, curato da Isnart Unioncamere, è il 5,9 per cento dei tour operator internazionali. In crescita rispetto al 5,7 dell’anno scorso ed al 4,4 per cento del 2012.  Pacchetti turistici che vedono la conferma del mare come prodotto di punta (45,5 per cento) accanto al turismo nelle città d’arte (27,3%). Seguono enogastronomia e agriturismo (12,1), turismo religioso (9,1), montagna e turismo sportivo (3 per cento ciascuno). Novità per il prossimo anno il turismo business, che sarà proposto sul mercato giapponese dal 10 per cento dei tour operator che vendono viaggi organizzati. La nazione dove il prodotto Marche è più venduto è l’Olanda dove è presente nei pacchetti del 30 per cento degli operatori turistici. Molto bene anche il mercato dell’Est europa.  In  particolare la Repubblica Ceca  e la Bulgaria per il turismo balneare, la Polonia per quello religioso e la Russia per mare, arte e turismo religioso.
Al fine di incrementare la presenza turistica nelle Marche, con particolare attenzione al turismo internazionale, L’Unioncamere e la Regione Marche hanno sottoscritto un nuovo Protocollo d’intesa sull’Osservatorio regionale per il turismo e sul Marchio di qualità delle strutture ricettive.

“L’intento” spiega il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista “è quello di rafforzare il rapporto di collaborazione tra il sistema camerale marchigiano e la Regione per sviluppare l’offerta turistica regionale e le relative forme di promozione, monitorare le dinamiche dei mercati turistici stranieri ed orientare gli operatori internazionali per la predisposizione di pacchetti turistici mirati e per la elaborazione di efficaci sistemi di promozione, individuare i sistemi più efficaci per promuovere l’offerta turistica regionale sui mercati internazionali di riferimento.”

Un mercato, quello dei turisti stranieri, in crescita, nella nostra regione, dove il 17 per cento dei visitatori proviene da oltre confine.

Nei primi sei mesi di quest’anno“ afferma Di Battista “nella nostra regione sono arrivati 151.158 turisti stranieri e,  malgrado l’estate piovosa,  i turisti stranieri nel 2014 dovrebbero essere sui livelli degli anni scorsi, quando sono arrivati nella nostra  regione 398.286 turisti stranieri, con un aumento del 7,3 per cento rispetto all’anno precedente. Tedeschi, olandesi e russi i turisti più numerosi. In particolare sono arrivati 63.099 tedeschi e 35.198 olandesi mentre i russi sono quasi raddoppiati (da 16,574 a 29 mila).I turisti stranieri hanno un importante impatto economico per la nostra regione, con la spesa in crescita nell’ultimo anno del 35 per cento ma la nostra regione ha le potenzialità per attrarre un numero ancora maggiore di turisti internazionali.”

La provincia più venduta dai grandi tour operator internazionali per la prossima stagione turistica sarà ancora quella di Ascoli Piceno (51,5 per cento rispetto al 48,3 per cento di quest’anno).Mare, città d’arte, enogastronomia  e agriturismo i prodotti offerti alla clientela per viaggi e vacanze nel territorio ascolano. Seguono Ancona e Pesaro Urbino, in catalogo nel 27 per cento delle agenzie di viaggio internazionali che trattano le Marche. Per Ancona un ruolo importante per attirare visitatori stranieri, lo avranno il turismo religioso e il mare mentre a portare stranieri a Pesaro saranno ancora il mare ed il turismo sportivo. La provincia di Macerata è presente sui cataloghi 2015 del 24,2 per cento dei tour operator mondiali grazie all’offerta di città d’arte ed agriturismo mentre Fermo viene proposta dal 15,2 per cento dei tour operator, per le città d’arte, l’agriturismo, l’enogastronomia e la montagna.

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