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Trend Marche: “Siamo in recessione, non sarà facile uscirne”

Presentati i dati di "Trend Marche", l'Osservatorio regionale sull'artigianato e la piccola impresa delle Marche, che hanno accertato lo stato di recessione dell'economia marchigiana

Quello che emerge è un quadro a tinte fosche: siamo in recessione, e non sarà facile uscirne.
I dati sono di Prometeia, elaborati per Trend Marche,  l’Osservatorio regionale sull’artigianato e la piccola impresa delle Marche promosso da Banca Popolare di Ancona, Confartigianato Marche, Cna Marche, con la collaborazione dell’Istat.
Se il Pil delle Marche, nel 2011, è cresciuto appena dello 0,3%, la metà rispetto allo 0,6% dell’Italia, il prossimo anno è previsto un calo del Pil dello 0,6%, il doppio della media nazionale che si fermerà a - 0,3%. Complessivamente le Marche contribuiscono alla formazione del Pil nazionale con 41,9 miliardi di euro, pari al 2,7%. Nella nostra regione il Pil per abitante nel 2011 è stato di 26.510 euro, superiore dell’1,6 % rispetto a quello nazionale, mentre il Pil per unità di lavoro si è attestato su 58.915 euro, il 9,3% più basso rispetto alla media nazionale. Insomma, per fortuna ci sono le pensioni dei nostri nonni a sostenere il reddito dei marchigiani.
Negativo anche l’andamento di consumi e investimenti che diminuiranno dello 0,4 %. Cattive notizie anche dal mercato del lavoro dove il tasso di disoccupazione nel 2012, secondo l’elaborazione di Trend su dati Prometeia, dovrebbe salire dal 6,6 al 7 %.


ARTIGIANATO E PICCOLA IMPRESA. Di fronte alla recessione generale dell’economia marchigiana, l’artigianato e la piccola impresa non potevano fare eccezione.
Secondo Trend Marche dal primo semestre 2011, sul settore è arrivata la stagnazione e si è interrotta la timida fase di ripresa affacciatasi nel corso del 2010. Difatti, dopo essere cresciuto dapprima del 3,1 e poi del 7,4% nel primo e secondo semestre 2010, nel primo semestre 2011 il fatturato cresce solo dell’1,1% rispetto allo stesso semestre dell’anno prima.
Per le costruzioni e le manifatture i livelli di fatturato registrati nella prima metà del 2011 restano molto al di sotto di quelli registrati prima della crisi: per le manifatture il fatturato è calato tra il primo semestre del 2008 e il primo del 2011 di oltre il 20%, per le costruzioni del 17% e per il terziario solo dello 0,3%.   

IL PESO DELLA MANOVRA. In questo scenario arriva sulle famiglie marchigiane anche il peso della manovra Monti. Secondo le elaborazioni presentate da Trend Marche, una famiglia con un redito di 30 mila euro nel 2012 avrà una maggior tassazione di 326 euro che diventano 505 se il reddito sale a 40 mila euro e 852 per un reddito di 75 mila euro.  Per quanto riguarda le accise sui carburanti, una vettura a gasolio circolante nelle Marche  (consumo medio 1.480 litri) avrà una maggiore spesa di 321 euro mentre un’autovettura a benzina (consumo medio 750 litri) costerà 135 euro in più.  Infine, su un reddito disponibile medio di una famiglia marchigiana di 46.485 euro, l’aumento delle aliquote Iva, inciderà per 138 euro.

“I segnali di ripresa registrati lo scorso anno, non hanno continuato in quello in corso. Purtroppo la crisi perdura e colpisce anche il sistema economico  e l’occupazione nel Paese e le Marche non vengono risparmiate. Anche il comparto artigiano risente dei contraccolpi della crisi e le prospettive non appaiono rosee. La Regione continuerà a sostenere, come ha sempre fatto, l’artigianato marchigiano, spina dorsale dell’economia del nostro territorio e fonte di lavoro per migliaia di famiglie”.
Lo ha dichiarato l’Assessore regionale all’Industria e Artigianato Sara Giannini,.
Alla conferenza stampa di presentazione di “Trend Marche” sono intervenuti anche Luciano Goffi, direttore generale della Banca popolare di Ancona, Ilario Favaretto dell’università degli studi di Urbino, Gian Luca Gregori dell’università politecnica delle Marche, Michele Bacco del Centro Studi Sintesi di Mestre, il presidente Cna Marche Renato Picciaiola e il segretario Confartigianato Marche Giorgio Cippitelli.
 

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