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Tipicità: nasce “Agrinsieme Marche”, per dare forza all’agricoltura marchigiana

Cia, Confagricoltura, Copagri, e i tre componenti dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentare insieme per parlare con un solo intento ai tavoli istituzionali per promuovere politiche di filiera e sviluppo

Una voce unica per avere più forza come rappresentanza delle imprese e delle cooperative del mondo agricolo. E’ l’obiettivo di Agrinsieme Marche, il coordinamento formato da sei associazioni di categoria agricole, tre organizzazioni sindacali, Cia-Confederazione italiana agricoltori Marche, Confagricoltura Marche e Copagri Marche, e tre raccolte nell’Alleanza delle Coooperative Italiane settore Agroalimentare, Agrital Agci, Fedagri Confcooperative e Legacoop Agroalimentare. Agrinsieme Marche, costituita sabato all’interno del festival Tipicità a Fermo, rappresenta 57 mila fra imprese e cooperative, attive nell’intera filiera agricola, dalla produzione alla trasformazione, con un fatturato di 770 milioni di euro, 9 mila soci e oltre 11 mila lavoratori.

“Agrinsieme nasce dalla necessità di dare più risposte a tutti i nostri associati – ha detto Giuseppe Politi, presidente Cia e coordinatore nazionale -, di promuovere l’autogoverno, una politica di filiera, di favorire l’ingresso delle imprese e delle cooperative nei mercati internazionali”. Da questi scopi, nasce la volontà condivisa, ufficializzata a livello nazionale a gennaio, ha aggiunto Politi, “di definire strategie comuni di sviluppo agricolo e agroalimentare che possano favorire una crescita economica generale del Paese e della regione Marche insieme a politiche per garantire e migliorare il reddito delle aziende e coop agricole favorendo il collocamento dei loro prodotti sul mercato”.

Nelle Marche, ha spiegato Patrizia Marcellini, presidente Fedagri Confcooperative Marche, “Agrinsieme nasce con l’obiettivo di rafforzare il sistema agroalimentare con la necessità di sostenere l’aggregazione delle imprese e delle cooperative, un’azione che chiediamo che venga messa al centro dell’agenda della politica regionale, e l’efficace regolamentazione dei mercati, di sostenere la ricerca e l’innovazione per aumentare la conoscenza e le competenze del mondo agricolo, di sostenere il Made in Marche in Italia e all’estero”.
Fra gli obiettivi di Agrinsieme Marche, ha aggiunto la Marcellini, “c’è quello di favorire il ricambio generazionale nelle aziende, di incentivare il mercato del lavoro, di rafforzare gli strumenti per il credito e di promuovere nuovi stili alimentari fra i giovani e nelle scuole”.
Un’altra priorità è “la sistematica azione di semplificazione della burocrazia che, anche nelle Marche – ha sottolineato la Marcellini -, sta danneggiando le imprese, obbligate, come nel caso del Piano regionale di sviluppo rurale, a compilare una mole di documenti, un impegno che le scoraggia tutte specie quelle più piccole o quelle che devono effettuare investimenti in un lasso di tempo breve”.

All’iniziativa di Agrinsieme Marche, hanno partecipato Nevio Lavagnoli, presidente Cia Marche, Giovanni Bernardini, presidente Copagri Marche, Sandro Scotucci, vicepresidente Confagricoltura Marche, Teodoro Bolognini, responsabile regionale di Legacoop Marche Agroalimentare, Massimo Serena, Agci Marche.

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