rotate-mobile
Economia

Festività: a tavola i marchigiani spenderanno 100 milioni

Secondo Coldiretti , il 59% degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà, del resto, in tavola prodotti Made in Italy, il 23% addirittura locali o a chilometri zero e l'11% prodotti biologici

Per la tavola delle feste, da Natale fino a Capodanno, i marchigiani spenderanno poco più di 100 milioni di euro. L’analisi viene dalla Coldiretti, sulla base dei risultati di un’indagine presentata a Roma.
In tempo di crisi, cibo e bevande sono l’unica voce di spesa a tenere, tanto da rappresentare oltre un terzo della spesa complessiva per le festività.

Ma i prodotti agroalimentari crescono anche nei consensi, con 5,5 milioni di italiani che, secondo un’indagine Coldiretti/Swg vorrebbe trovare sotto l’albero un cesto enogastronomico con i prodotti del territorio. Tra i prodotti più presenti nei pacchi natalizi che si trovano nelle Botteghe, nei Mercati e nei Punti di Campagna Amica trionfano quelli tradizionali ma con un legame col territorio, dagli spumanti made in Marche, dal Verdicchio dei Castelli di Jesi alla Vernaccia di Serrapetrona, dal Bianchello del Metauro alla Passerina, fino all’Igt Marche, ai panettoni e ai torroni all’olio d’oliva o alla visciola, assieme al cotechino, lo zampone, le lenticchie e in generale tutti i prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometri zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, preparati direttamente nelle aziende agricole.

Non a caso, sempre secondo Coldiretti/Swg, il 59% degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà, del resto, in tavola prodotti Made in Italy, il 23% addirittura locali o a chilometri zero e l’11% prodotti biologici, mentre un 18% guarderà alle offerte e al basso prezzo. Ben il 44% degli italiani preferisce acquistare prodotti locali - e lo fa soprattutto perché ha un valore anche economico - e il 35% dei cittadini è convinto che acquistando prodotti locali si crei ricchezza locale. Al contrario, crollano le mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come ciliegie, pesche fuori stagione o ananas (- 3%), caviale (- 2%) e champagne (-1%).  “E’ un segnale importante di fiducia nella ripresa del Paese che va sostenuta anche nel momento di fare la spesa con l’acquisto di prodotti italiani”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità a sociale nei confronti del lavoro e dell’economia del proprio territorio che si diffonde tra i cittadini nel tempo della crisi”.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Festività: a tavola i marchigiani spenderanno 100 milioni

AnconaToday è in caricamento