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Economia

Scatta la corsa ai saldi, ecco le regole anti-truffa dell'Adoc

Alla vigilia dei saldi, al via domani nelle Marche, dall'Adoc regionale arriva il decalogo anti-truffa: 10 piccoli consigli per i consumatori per evitare fregature e spiacevoli inconvenienti

Scatta domani, 5 gennaio, nelle Marche la corsa ai saldi invernali. Alla vigilia delle svendite di fine stagione, per aiutare i consumatori a caccia di occasioni a districarsi nella marea di sconti e offerte che affolleranno i negozi fino al 1° marzo,  le associazioni a tutela dei consumatori si mobilitano e diffondono alcune regole anti-truffa.

Ecco di seguito il decalogo dell'Adoc Marche, 10 piccoli consigli e accorgimenti, da tenere a mente al momento dell'acquisto, per evitare spiacevoli inconvenienti e brutte sorprese sotto i saldi.  
 
1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità che è stata introdotta già da qualche anno, è che non c’è più bisogno denunciare “i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”, bensì entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.
 
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli.
 
3) Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.
 
4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di acquistare cose che non vi servono. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
 
5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
 
6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
 
7) Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile”. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla "nuova". Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
 
8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
 
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
 
10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi all’Adoc, oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.
 

 

 

 

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