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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Raffaello Sanzio, Asshotel: “Necessaria seria politica turistica per rilanciare l’economia”

La richiesta: “60 voli settimanali con Ryanair verso isole britanniche, BeNeLux, paesi scandinavi, Est Europa; altri voli con Wizzair, affiancati da investimenti pubblicitari sulle città di destinazione, per un costo di 10-15milioni annui”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

"Gli articoli di stampa che in questi giorni ci riportano il dibattito politico sull'aeroporto di Ancona ci preoccupano  molto, non per l'ammontare del debito ma per la visione di prospettiva che domina in questa regione, decisamente offuscata dalla speculazione politica e dall’ ipocrisia di chi non vuole accorgersi che  nazioni nostre concorrenti (ad esempio la Spagna) investono ingenti risorse pubbliche per incentivare i voli turistici.
Mettiamo in  chiaro che non vogliamo fare polemica ma crediamo necessario, dopo 8 trimestri di recessione continua, cominciare a fare chiarezza sulle prospettive economiche della regione e le potenzialità dell’unico scalo aereo nel raggio di 200 km.

Un punto fermo è che la chiusura del Sanzio  sarebbe economicamente un suicidio per le Marche che si troverebbe totalmente isolata, come è altrettanto certo che il modello fino a qui perseguito va radicalmente modificato: il trasporto merci ha già saturato le sue potenzialità ed i volumi di transito prodotti sono risultati insufficienti per giustificare l'economicità di uno scalo aereo, esattamente come il bacino marchigiano non potrà mai generare il milione di passeggeri necessario a chiudere un bilancio in attivo. La  strada seguita fino ad oggi va dunque modificata.

A questo punto a nostro avviso solo una seria politica turistica centrata sull'aeroporto può salvare la situazione, ma questo ha un costo che deve essere sostenuto, che però in meno di un anno potrebbe regalare da un più 1% ad un più 4% al Pil regionale.
Asshotel ha già presentato una seria richiesta a Regione ed aeroporto, che consiste in 60 voli settimanali effettuati da Ryanair in direzione di isole britanniche, BeNeLux e paesi scandinavi, in direzione Est Europa; altri voli con Wizzair, ovviamente affiancati da investimenti pubblicitari sulle città di destinazione, per un costo di 10-15milioni annui.
Il beneficio economico si materializzerebbe con 1 milione di arrivi turistici, capaci di generare oltre 4 milioni di presenze ed un fatturato diretto delle aziende marchigiane del settore superiore a 400 milioni di euro, che supererebbero i 2 miliardi considerando l'indotto. E’ evidente a chi non vuole chiedere gli occhi che i benefici  dell’investimento pubblico non sarebbero   solo miglior redditività delle imprese e nuovi posti di lavoro, ma anche maggiori entrate fiscali e minori costi sociali .

 A questo punto, lo scalo dorico diventerebbe anche appetibile da altre compagnie aeree come Easy Jet che oggi ci snobbano per colpa del basso volume di transiti dell’aeroporto . Questo è ciò che già fanno tutti i nostri competitor spagnoli provato da diversi studi commissionati dagli ultimi due Governi, come l’analisi di mercato della KPMG presentata da noi nel seminario tenutosi a Fano nel mese di Giugno , ha evidenziato.
Oltre al beneficio economico prodotto al settore del turismo, tutte le aziende marchigiane beneficerebbero di un aeroporto che finalmente le metterebbe  a diretto contatto con i mercati europei, a costi decisamente competitivi. L’investimento sul turismo genererebbe anche gli utili necessari all’aeroporto, per affrontare l’indebitamento senza continue ricapitalizzazioni: in poche parole, se si investe  prima non si hanno le perdite dopo e vengono  generati  incremento del Pil e posti di lavoro.

Se qualche forza politica non appoggia questa nostra analisi è ora che inizi anche a prendersi le responsabilità agli occhi dei cittadini elettori per una crisi del turismo senza fine, iniziata negli anno '80 e che sta uccidendo lentamente il settore."

Alberto Tassi
Presidente Asshotel Provincia Ancona

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