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Economia

Coldiretti: cacciatori non sparano e i cinghiali distruggono tutto

L'associazione: danni per 800mila euro solo nel pesarese, metà delle squadre di cacciatori che dovrebbero contenere il numero non ha fatto nulla. Non ci sono soldi per rifondere i danni

Semine a rischio su tutto il territorio regionale: i cinghiali stanno mangiando le sementi di grano e distruggendo i campi, mentre non ci sono più i soldi per pagare i danni che solo nel Pesarese ammontano a richieste per 800mila euro nel 2011.
Questo è quanto denunciato dalla Coldiretti questa mattina, all’incontro promosso dalla Regione Marche ad Ancona sulla situazione nelle campagne in seguito ai ripetuti attacchi degli ungulati, segnalati un po’ ovunque, dal Fabrianese alla zona del Conero, dalle zone interne di Macerata fino a quelle della provincia di Pesaro.
Solo a Serra San Quirico, ad esempio, un branco di cinghiali ha completamente distrutto un campo di 25 ettari coltivato a colza.

“Ci eravamo illusi che almeno qualcosa potesse muoversi, ma sia il regolamento di gestione dei cinghiali che quello per il risarcimento dei danni causati agli agricoltori giacciono nei cassetti – ha attaccato il presidente di Coldiretti Ancona, Maurizio Monnati – intanto le Atc, gli Ambiti territoriali di caccia, che dovrebbero occuparsi di rifondere le aziende colpite hanno annunciato che non hanno le risorse necessarie per farvi fronte, visto l’aumento dei casi segnalati”.

Ad aggravare la situazione, secondo l’associazione di categoria, sarebbe il fatto che la metà delle squadre di cacciatori che dovrebbero contenere il numero degli animali non ha di fatto avviato la propria attività. “Qualche tempo fa avevamo proposto una patente a punti per i cacciatori e quanto sta accadendo in queste settimane ci conferma che la strada sarebbe stata quella giusta – ricorda Monnati – visto che avrebbe consentito di evitare comportamenti scorretti”.
 

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