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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Rinnovato il contratto collettivo per i lavoratori delle aziende artigiane del settore legno e lapidei delle Marche

Le Marche seconde solo alla Toscana per numero di lavoratori. Previsti aumenti salariali e welfare

ANCONA – La sottoscrizione nella sede dell’Ebam Marche dell’accordo tra le Confederazioni datoriali regionali CNA, CONFARTIGIANATO, CASA e CLAAI, e le Federazioni sindacali regionali FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL per il rinnovo del Contratto Collettivo regionale per i lavoratori delle aziende artigiane del settore legno e lapidei delle Marche rappresenta un fondamentale passo avanti in un settore che necessita di attenzione.

“Il comparto artigiano ricopre un ruolo importante nel tessuto produttivo della nostra regione e al suo interno il settore Legno arredamento ne è uno dei settori più rappresentativi” – dice Giacomo Cicconi Massi in rappresentanza della parte datoriale dei firmatari. In Italia, le aziende che applicano il contratto Legno Lapidei Artigiano sono 13.837, di queste 830 sono attive nelle Marche e danno lavoro a 9.387 lavoratrici e lavoratori dei 59.120 totali, “un dato – aggiunge per la parte sindacale Giuseppe Lograno - che mette le Marche al secondo posto per numero di addetti occupati dietro la Toscana”. Il testo dell’accordo così come approvato rappresenta “un ottimo contratto – aggiungono congiuntamente - che estende la contrattazione di secondo livello anche alle aziende del settore lapidei e della piccola media industria del legno”.

Le intese raggiunte rafforzano la bilateralità di settore e rafforzeranno la collaborazione su alcuni punti nodali. “Dalle pari opportunità, alla sicurezza nei luoghi di lavoro, al sostegno alla genitorialità e all’assistenza dei familiari – dicono Cicconi Massi e Lograno – c’è una nuova coscienza delle rispettive esigenze dei datori di lavoro e degli impiegati nel settore, e l’accordo rappresenta un positivo snodo per affrontare le prossime sfide con più flessibilità ma anche con più partecipazione dei lavoratori redistribuendo una parte del valore prodotto al personale con aumenti salariali e welfare”. La sintesi induce all’ottimismo e apre strade interessanti. “Riteniamo di poter essere soddisfatti del lavoro di contrattazione portato a termine raggiungendo l’obiettivo atteso – concludono Cicconi Massi in rappresentanza della parte datoriale e Lograno per la parte sindacale - e che possa essere un riferimento anche per le contrattazioni aperte negli altri settori con l’auspicio di arrivare presto a sottoscrivere tutti accordi regionali”.

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