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Il precariato nelle Marche, leggera ripresa occupazionale ma boom di voucher

E’ quanto emerge dai dati resi noti dall’Osservatorio sul precariato dell'INPS ed elaborati dall’IRES CGIL Marche. I contratti di apprendistato attivati, confrontando i dati dell'anno in corso con lo stesso periodo del 2014, rimangono pressoché invariati

Sono 22.589 i contratti a tempo indeterminato attivati nelle Marche dal mese di gennaio ad oggi,  22.475 le cessazioni, con un modesto saldo positivo di 114 contratti nei primi sette mesi dell’anno. I contratti a tempo determinato attivati, sempre nello stesso periodo, sono 59.507 contro i 43.385 cessati con un saldo positivo risultante di oltre 16 contratti.

E’ quanto emerge dai dati resi noti dall’Osservatorio sul precariato dell'INPS ed elaborati dall’IRES CGIL Marche. “Confrontando le attivazioni rilevate dall'Istituto nel 2015 con quelle del 2014 - dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Marche - si può rilevare come l'effetto dell'incentivo legato al contratto a tutele crescenti abbia fatto balzare in alto il numero di contratti a tempo indeterminato attivati, passati dai 14.539 del 2014 ai 22.589 del 2015 (+55,4%), un effetto doping che, nel lungo periodo, non porterà ad una ripresa occupazionale”.

I contratti di apprendistato attivati, confrontando i dati dell'anno in corso con lo stesso periodo del 2014, rimangono pressoché invariati (+0,1%).  

“ Questa flebile ripresa sul piano occupazionale nel paese come nella nostra regione, – continua Giuseppe Santarelli -mette in risalto l'incremento di forme di lavoro senza diritti, che andrebbero abolite o delimitate ad alcuni settori specifici. Non è però cambiando le leggi sul lavoro che si produce occupazione ma avviando politiche di investimenti sull'innovazione e la qualificazione del nostro apparato produttivo.”

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