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Economia Senigallia

Dalla Borsa di New York alle campagne di Senigallia: premiato l’olio dell’agricoltore-trader

Manuel Giobbi, 37enne agricoltore-trader ha vinto il primo premio nel concorso Olea "L'Oro delle Marche", promosso dalla Regione. "Quindici ore al giorno incollato al computer, fino a quando non ho deciso che non ne potevo più"

Dalla Borsa di New York alle campagne di Senigallia. E’ la storia di Manuel Giobbi, 37enne agricoltore-trader che  ha vinto il primo premio nel concorso Olea “L’Oro delle Marche”, promosso dalla Regione. A darne notizia è la Coldiretti Ancona dopo le finali della competizione riservata agli extravergine che hanno visto trionfare, per la categoria olio fruttato leggero, l’azienda agricola Mazzola, condotta da un giovane bergamasco ma ormai marchigiano di adozione. Un vero e proprio caso di ritorno alla terra, quello di Manuel. Fino a tre anni fa lavorava come trader finanziario.

“Quindici ore al giorno incollato al computer ad effettuare operazioni sui mercati finanziari mondiali – racconta l’imprenditore agricolo –, fino a quando non ho deciso che non ne potevo più”.
Da diversi anni la famiglia di Manuel aveva una casa delle vacanze a Senigallia, con un po’ di campagna, ulivi e una piccola vigna.
 “Il vino veniva molto bene, l’olio idem, e alla fine ho pensato che avrei potuto provare a farne un lavoro, recuperando il contatto con la natura e un differente stile di vita” spiega il trentasettenne imprenditore.

Manuel Giobbi ha piantato così diecimila nuovi ulivi, allargato la vigna fino a tre ettari e realizzato un frantoio e una cantina, investendo nelle campagne marchigiane. Da quest’anno è partita la produzione di vino Lacrima di Morro d’Alba Doc e di Esino, che si è affiancata a quella di Rosso Piceno. Sul fronte dell’olio la scelta è caduta sui monovarietali: raggia, leccino, frantoio.
Basta poco perché arrivino i primi riconoscimenti, tanto che viene subito messo in piedi un servizio di e-commerce. Ma l’obiettivo di Manuel è ora quello di sfondare sui mercati esteri.

Una vicenda, sottolinea Coldiretti Marche, che conferma la crescente attrattività del settore agricolo sia per i giovani in cerca di nuova occupazione che per quelli che vogliono cambiare lavoro. Secondo un’analisi sui dati forniti dal Servizio agricoltura della Regione sull’ultimo Piano di sviluppo rurale, solo un giovane su dieci che apre un’azienda agricola viene dal lavoro nei campi, mentre il 34% era precedentemente occupato nell’industria, nei servizi o nelle costruzioni.

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