rotate-mobile
Economia

Quando posso andare in pensione? Tutto quello che devi sapere

L'età per la pensione di vecchiaia, anticipata e l'anticipo pensionistico Ape dal 2018. L'adeguamento alla speranza di vita dal 2019: ecco la guida di Today.it

A che età posso andare in pensione? Non è facile rispondere a questa domanda, soprattutto perché nel corso degli ultimi anni si sono susseguite diverse riforme che hanno modificato di volta in volta i requisiti per poter accedere al trattamento pensionistico. Proviamo però a fare chiarezza. Sull'età per andare in pensione, la legge di stabilità 2017 ha introdotto alcune importanti novità: in primis la possibilità di anticipare l'uscita dal mondo del lavoro con la nuova Ape, fino a un massimo di tre anni e 7 mesi, rispetto all'età prevista normalmente per la pensione di vecchiaia.

LA GUIDA DI TODAY.IT

Qual è l'età per andare in pensione?

In sostanza, qual è l'età prevista dalla legge italiana per andare in pensione? Fino al 2017, l'età per andare in pensione e ricevere la pensione di vecchiaia era fissata a 66 anni e sette mesi per gli uomini (sia autonomi che dipendenti, pubblici e privati) e le donne che lavorano nel settore pubblico; 65 anni e 7 mesi per le donne dipendenti del settore privato; 66 anni e un mese per le donne lavoratrici autonome. Dal 2018, per tutti, l'età per la pensione sarà a 66 anni e 7 mesi. Si parificano le condizioni tra uomini e donne. Dal 2019, invece, l'età per la pensione passerà per tutti a 67 anni, con uno scatto di 5 mesi, come previsto dalla Riforma Fornero che ha modificato il meccanismo che collega l'aspettativa di vita all'età pensionabile, già introdotto con la riforma Dini.

Pensioni, come controllare il cedolino sul sito dell'Inps 

Ci sono però delle eccezioni per alcune categorie: gli addetti a lavori detti usuranti e gli addetti a mansioni pesanti possono andare in pensione prima. I beneficiari di tale trattamento sono coloro che tra il 1° gennaio al 31 dicembre 2018 avendo svolto questo tipo di attività per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva, sono in possesso dei seguenti requisiti agevolati per la pensione anticipata usuranti:

Lavoratori addetti a mansioni particolarmente usuranti per almeno 78 giorni in un  anno:

- se dipendenti: quota 97,6, età minima 61 anni e 7 mesi e con 35 anni di contributi versati;

- se autonomi: quota 98,6, età minima di 62 anni e 7 mesi e 35 anni di contribuzione.

Lavoratori notturni a turni, con un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:

- se dipendenti: quota 98,6, età minima 62 anni e 7 mesi + 35 anni di contributi;

- se autonomi: quota 99,6, età minima 63 anni e 7 mesi + 35 anni di contributi.

Lavoratori notturni a turni con un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:

- se dipendenti: quota 99,6, età minima 63 anni e 7 mesi + 35 anni di contributi;

- se autonomi: quota 100,6 con 64 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi.

Come calcolare la mia pensione futura, il servizio dell'Inps 

Grazie alla Legge di stabilità 2017, questi lavoratori non devono piu attendere 12 mesi (18 mesi per i lavoratori autonomi) per la cosiddetta "finestra" di accesso introdotta dalla riforma Fornero per le pensioni anticipate, ma potranno andare in pensione il primo giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti.  

A che età si può andare in pensione

In generale, sono due i requisiti che la normativa vigente pone: il requisito anagrafico (cioè il raggiungimento di un'età determinata) e il requisito contributivo (il raggiungimento di un minimo di anni di contributi versati alla gestione di appartenenza). Dal primo gennaio 2012, i soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 possono conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia esclusivamente in presenza di un'anzianità contributiva minima pari a 20 anni, costituita da contributi versati o accreditati a qualsiasi titolo. L'età anagrafica richiesta, invece, è stata fissata dalla Legge Fornero e varia a seconda delle categorie di lavoratori. 

a) lavoratrici dipendenti assicurate al FPLD (Fondo pensioni lavoratori dipendenti) dell'AGO, nonché assicurate al Fondo FS e al Fondo quiescenza Poste:

- dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012: 62 anni;

- dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013: 62 anni e 3 mesi;

- dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015: 63 anni e 9 mesi;

- dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017: 65 anni e 7 mesi;

- dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018: 66 anni e 7 mesi;

- dal 1° gennaio 2019: 67 anni (con successivi adeguamenti alla speranza di vita).


b) lavoratrici autonome e gestione separata:

- dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012: 63 anni e 6 mesi;

- dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013: 63 anni e 9 mesi;

- dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2015: 64 anni e 9 mesi;

- dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2017: 66 anni e 1 mese;

- dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018: 66 anni e 7 mesi;

- dal 1° gennaio 2019: 67 anni (con successivi adeguamenti alla speranza di vita).


c) lavoratori dipendenti iscritti all'AGO ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e lavoratrici iscritte alle casse ex Inpdap:

- dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012: 66 anni;

- dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015: 66 anni e 3 mesi;

- dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018: 66 anni e 7 mesi;

- dal 1° gennaio 2019: 67 anni (con successivi adeguamenti alla speranza di vita).


d) lavoratori autonomi e gestione separata:

- dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012: 66 anni;

- dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2015: 66 anni e 3 mesi;

- dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018: 66 anni e 7 mesi;

- dal 1° gennaio 2019: 67 anni (con successivi adeguamenti alla speranza di vita).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quando posso andare in pensione? Tutto quello che devi sapere

AnconaToday è in caricamento