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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Marche, Festa del Lavoro amara: nella nostra regione persi ogni giorno 60 posti di lavoro

Dal pre-crisi a oggi 33.700 occupati in meno e per i giovani è sempre più dura. Giorgio Cippitelli (Confartigianato): "Ripartire dalle piccole e medie imprese, le uniche in grado di creare lavoro"

Mercato del lavoro sempre più in difficoltà, imprese in affanno. Nel 2013 nelle Marche gli occupati sono 22 mila in meno rispetto al 2012, 60 posti di lavoro persi al giorno  in un anno; la variazione del -3,4% è la peggiore dal 2005 e più intensa della media nazionale (-2,1%).  Dinamica fortemente negativa per gli indipendenti: -3,9%, -2,5% in Italia. A livello provinciale, relativamente al totale degli occupati, la variazione oscilla tra il -7,7% di Pesaro-Urbino e +3,2% di Ascoli Piceno, unica provincia, tra le marchigiane, con dinamica positiva. Tra le restanti province si registra il -4,2% a Macerata, il -2,4% ad Ancona e il -2,0% a Fermo.

Per quanto riguarda l’artigianato nelle Marche, che sono al primo posto in Italia per incidenza degli occupati nell’artigianato sul totale dell’occupazione (20,6%, 13,2% in Italia), si stima che la diminuzione nell’ultimo anno sia ancora più  intensa e pari al -4,0%. Rispetto al 2008, nella nostra regione il totale degli occupati è diminuito del 5,1%, pari a oltre 33.700 unità in meno, -4,2% in Italia. Segno negativo in tutte le province marchigiane:  variazione più intensa a Macerata (-7,6%), più contenuta ad Ancona (-1,5%)In media nel 2013 gli occupati under 35 delle Marche sono diminuiti del 7,6%, circa 12.500 unità in meno. In un’ottica di lungo periodo, tra il 2008 e il 2013, relativamente agli under 35, la diminuzione nella nostra regione è stata di oltre un quarto (25,3%), dinamica in linea alla media nazionale (-25,4%), pari a oltre 51.000 unità in meno, corrispondente ad una perdita del posto di lavoro per 28 under 35 al giorno.

“Di fronte a questa situazione che la crisi ha portato con sé – afferma il Segretario di Confartigianato Marche Giorgio Cippitelli - non è più possibile continuare a ragionare e reagire con azioni ordinarie e superate. La stessa politica non può più quindi rimandare il suo compito, deve invece concentrare le proprie decisioni, scelte e azioni sulla micro e piccola impresa. Occorre necessariamente ridurre la pressione fiscale che ha raggiunto livelli record, dare credito alle imprese, sostenere il mercato del lavoro e la competitività del sistema produttivo.” Gli imprenditori hanno ribadito l’urgenza di sostenere  l’artigianato ricordando che l’ossatura del sistema economico marchigiano si basa su imprese  di piccole e piccolissime dimensioni. Nelle Marche infatti quelle con meno di venti addetti sono circa 129 mila, più del 98% del totale e gli imprenditori si aspettano che istituzioni e politica rimettano al centro l’economia e l’impresa.”

Bisogna ripartire dalle MPI – ribadiscono Salvatore Fortuna e Giorgio Cippitelli, Presidente e Segretario regionali Confartigianato – le uniche in grado di creare vero sviluppo e occupazione.”  

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