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Economia

Frenare la fuga dei cervelli: giovani a scuola di business per nuove imprese legate alla cultura

Dalle Marche e dai Balcani ad Ancona per sviluppare progetti d'impresa legati alla cultura nei paesi della Macroregione Adratico Ionica. Già due le start up attive dal 2015

Fuga dei cervelli? Giovani costretti a emigrare per trovare sbocchi lavorativi? Per molti è così ma per qualcuno anche Ancona può rappresentare un'opportunità. Come per i 26 allievi della seconda edizione di Ecapital Culture, il corso dedicato a giovani marchigiani e provenienti dai Paesi della Macroregione Adriatico Ionica per realizzare la loro idea imprenditoriale. Corso che si è chiuso nei giorni scorsi alla sede dell'Istao. Obiettivo: trasformare la cultura in impresa. Nove marchigiani, 1 albanese, 3 bosniaci, 3 croati, 2 montenegrini, 4 serbi e 4 sloveni. Oltre la metà donne. Età media, 30 anni. Tra chi progetta la trasformazione di costruzioni inutilizzate di pregio storico o artistico in ostelli per giovani, chi l’avvio di una produzione di prodotti artigianali sloveni, rivisitati secondo le tendenze moderne, chi punta alla scoperta della capitale Belgrado mediante un percorso che unisce turismo e intrattenimento. I corsisti sono stati selezionati tra 65 candidature pervenute. Scrematura fatta sulla base dell'interesse del progetto presentato e borsa di studio finanziata da promotori e sponsor

«Quest'anno – ha detto Mario Pesaresi, presidente comitato organizzatore - le candidature sono aumentate del 50% rispetto allo scorso anno, a testimonianza del crescente interesse per l’iniziativa. È stata eseguita una scrupolosa selezione degli allievi in cui sono state valutate sia la volontà di fare impresa e le competenze dei giovani, sia la qualità dell’idea progetto presentata». I promotori di Ecapital Culture 2016 sono Fondazione Marche, Università Politecnica delle Marche, Istao, Camera di Commercio di Ancona, Comune di Ancona. Sponsor è Banca Intesa Sanpaolo. «Va evidenziato – sottolineano gli organizzatori - che oltre il 70% dei partecipanti alla prima edizione continua a portare avanti il proprio progetto due start up sono già attive. In quest’ottica, Ecapital Culture effettua un monitoraggio periodico dello stato d’avanzamento delle startup, la cui creazione, data la complessità dei settori di riferimento, necessita di tempistiche e processi lunghi, spesso dettati anche dalla esigenza di coinvolgere strutture pubbliche».
 

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