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Economia

Marche: Confartigianato lancia l'allarme per il settore immobiliare

"Critica la situazione immobiliare nelle Marche con oltre 6000 posti di lavoro persi e una flessione del 15,2% dell'occupazione"

Quello che stiamo vivendo non è certo un periodo roseo per l'economia. Spending review, crisi occupazionale, tagli sono termini con cui abbiamo imparato a convivere. Specialmente nel settore immobiliare la crisi, che oramai dura da anni, sembra non poter avere fine e anche il futuro appare quantomai incerto.

Nella provincia di Macerata la situazione è particolarmente critica dato che le imprese del settore edile hanno subito un calo del 2,91%. Sono solo alcuni dei dati di uno studio realizzato da ANAEPA-Confartigianato e che conferma la condizione di incertezza in cui le imprese marchigiane sono costrette a lavorare.
 
I dati più preoccupanti del rapporto dell'Ufficio Studi Confartigianato riguardano l'occupazione nel settore immobiliare dove le Marche conquistano il primo posto con una flessione del 15,2% seguite da Emilia Romagna con il 13,2%, la Calabria con l'11,8% e la Liguria con l'11,6%.
 
Quello che preoccupa oltre al dato presente è la mancanza di prospettiva dato che, se si considerano gli investimenti immobiliari del primo temestre 2012 si può osservare come il mercato sia sostanzialmente fermo, con una flessione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
 
Nonostante alcuni casi virtuosi, come il progetto di edilizia sostenibile Ecocittà, gli investimenti privati e pubblici sono ai minimi storici nelle Marche, basti considerare che la spesa della PA ha una crescita pari a 0 rispetto al 2011. Se a ciò si aggiungono la crisi della liquidità aziendale determinata da un mix tossico di condizioni come il rallentamento del credito bancario, l'allungamento dei tempi di pagamento e l'aumento dei tassi bancari si può capire quale sia il livello delle difficoltà da affrontare.
 
La situazione del mercato dei mutui, caratterizzato da un aumento sproporzionato dei tassi d'interesse, non aiuta in quanto ha influenzato negativamente il mercato immobiliare facendo da deterrente per chiunque avesse intenzione di comprare casa. In parole povere accendere un mutuo per l'acquisto della casa è quasi impossibile.
 
Secondo quanto confermato da Confartigianato Imprese se non dovessero arrivare soluzioni nel breve periodo il rischio è quello che numerose piccole e medie imprese possano chiudere e incrementare i 6000 posti di lavoro già persi nell'intera regione.

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