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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Provincia di Ancona: aumento della CIG straordinaria nel primo semestre 2014

Dai dati resi noti dall’INPS ed elaborati dall’IRES CGIL Marche emerge che le ore di CIG richieste ed autorizzate in provincia di Ancona a giugno 2014 sono state 936mila, il 69% in più rispetto a giugno 2013

Dai dati resi noti dall’INPS ed elaborati dall’IRES CGIL Marche emerge che le ore di CIG richieste ed autorizzate in provincia di Ancona a giugno 2014 sono state 936mila, di cui 461mila ore di Cassa integrazione ordinaria, 397mila ore di CIG straordinaria e 78mila ore di Cassa in deroga.

Complessivamente la CIG è diminuita rispetto al mese precedente (-36,3%) ed al giugno 2013 (-21,4%) ma per la componente ordinaria si rilevano consistenti incrementi rispetto ad entrambi i periodi considerati: +174% a giugno 2014 rispetto a maggio e +69,6% a giugno 2014 rispetto a giugno 2013

Nel primo semestre 2014 le ore di CIG richieste ed autorizzate sono pari a 9 milioni, meno 19,2% rispetto al primo semestre 2013, ma +47,7% rispetto allo stesso periodo 2012 e quasi il triplo dall’inizio della crisi.
Rispetto al 2013 calano le ore di CIG ordinaria e deroga mentre aumentano (+42,9%) quelle della straordinaria: raddoppia la CIG nel settore del legno (461mila ore nel primo semestre 2014), +21,7% nella meccanica (2,5 milioni nel 2014), +28,6% nella chimica (244mila ore nel 2014).
“Sono dati che confermano un contesto di crisi che dura da sette anni – dichiara Vilma Bontempo, segretaria Cgil Ancona – e che, anche in prospettiva, la riduzione del Pil di mercati di sbocco importanti come la Germania per le produzioni italiane e marchigiane in particolare, potrebbero avere ripercussioni ancor più negative rispetto a quelle che stiamo vivendo. In particolare, il dato preoccupante per il nostro territorio è quello sulla Cig straordinaria che manifesta una difficoltà molto forte per tante imprese che, con il perdurare del calo dei fatturati,  si avviano a presentare procedure concorsuali arrivando così vicine alla cessazione dell’attività. Quindi anche il 2014 si prospetta come un anno per la provincia di Ancona dove si continuerà a perdere posti di lavoro con scarse possibilità  di ripresa”. Secondo Bontempo, “occorrono dunque interventi strutturali per ridurre la pressione fiscale su salari e pensioni così da rilanciare la domanda interna e, allo stesso tempo,  politiche industriali che favoriscano gli investimenti in ricerca e sviluppo”.

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