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Export, continua il calo dei distretti industriali delle Marche

Sono questi i principali risultati che emergono dal Monitor dei Distretti delle Marche curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

è chiuso con una variazione del -8%. Il dato è negativo e inferiore al totale dei distretti italiani (+4,3%) e a quello della manifattura regionale (-3,3%); anche il dato semestrale risulta negativo (-5,5%). E’ evidente che i distretti marchigiani stanno ancora risentendo del terremoto dello scorso anno che ha colpito le province di Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.

Sono questi i principali risultati che emergono dal Monitor dei Distretti delle Marche curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. «A rallentare l’export regionale - commenta Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - è stata la frenata subita sia sui mercati emergenti (-9,3% le esportazioni) che su quelli maturi. In particolare nei mercati emergenti si è verificato un calo significativo dei flussi verso Arabia Saudita, India, Turchia e Romania. Di contro sono confortanti i segnali dalla Russia che è il mercato emergente dove si registra la maggiore crescita di export in questo secondo trimestre 2017 (+17,1%). Sul calo dell’export verso i mercati maturi (-7%) ha pesato la frenata delle vendite negli Stati Uniti e in Francia, mentre è proseguito il buon andamento in Svizzera».

Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro difficile: tutti i distretti marchigiani accusano un calo nel secondo trimestre del 2017. Alcuni di questi riescono però a tenersi in territorio positivo o sostanzialmente stabile se consideriamo i primi sei mesi del 2017: le macchine utensili e per il legno di Pesaro (-2,8% nel secondo trimestre ma +5,9% nel primo semestre 2017), il distretto degli strumenti musicali di Castelfidardo (-1,6% tra aprile e giugno e sostanzialmente stabile nel semestre), la pelletteria del Tolentino(-6,2% nel secondo trimestre e -0,5% nel semestre), la jeans valley del Montefeltro in calo nel trimestre aprile-giugno 2017 (-3,5%) ma positiva su base semestrale (+2,2%). Delicato il quadro congiunturale degli altri distretti della regione. Si evidenziano difficoltà nel sistema moda per l’ abbigliamento Marchigiano (-2,4% sia nel secondo trimestre che nel complesso dei primi sei mesi dell’anno) e per lecalzature di Fermo che accusano un calo sia nel secondo trimestre sia nel complesso dei primi sei mesi dell’anno (rispettivamente -5,3% e -2,4%). Fermo, nonostante la ripresa dei flussi verso la Russia, sconta la riduzione delle esportazioni negli Stati Uniti, Belgio e Hong Kong.

Inizio 2017 decisamente negativo per le aree distrettuali del sistema casa. Le cucine di Pesaro (-6,8% nel secondo trimestre e -9,5% nel primo semestre) subiscono perdite su molti dei principali mercati di riferimento, in special modo negli Stati Uniti, in Arabia Saudita e in Qatar. Stesso destino per le cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano che chiudono in negativo il trimestre (-20,4%) e l’intero semestre (-20,7%), a causa delle sensibili riduzioni dei flussi verso diversi dei principali partner commerciali.

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