rotate-mobile
Economia

Dalle Marche al mondo, l'export recupera i livelli pre-pandemia: i settori e le città che volano

Quasi tutti I distretti marchigiani avevano già recuperato i livelli pre-pandemici a fine 2021 e continuano il trend di crescita anche nei primi mesi del 2022

ANCONA - Nel primo trimestre del 2022 i distretti manifatturieri delle Marche realizzano complessivamente oltre 1,1 miliardi di euro di esportazioni, con una crescita tendenziale del 17,6% e recuperando pienamente (+3,1%) i livelli del primo trimestre del 2019. Questo quanto emerge dal Monitor dei Distretti Industriali delle Marche a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

In crescita

Quasi tutti I distretti marchigiani avevano già recuperato i livelli pre-pandemici a fine 2021 e continuano il trend di crescita anche nei primi mesi del 2022, ad esclusione di tre dei quattro distretti del settore moda i quali registrano comunque nel periodo in oggetto progressi a due cifre rispetto allo stesso periodo del 2021. «Le imprese marchigiane - sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo - hanno mostrato capacità di resilienza durante i periodi più duri della pandemia e i dati delle esportazioni del primo trimestre fanno finalmente segnare nel complesso un pieno recupero dei livelli del 2019. Anche i distretti della moda crescono a due cifre e si avvicinano a tale traguardo. Nello scenario attuale di nuovo incerto, siamo al fianco delle imprese delle Marche, cui nei primi sei mesi dell’anno abbiamo erogato 470 milioni di euro di nuovo credito a medio lungo termine, per dare vita ad un’economia sempre più robusta: sia mettendo a disposizione soluzione rapide per le situazioni emergenziali che sostenendo gli investimenti strategici verso la transizione ambientale e digitale e la valorizzazione dei rapporti di filiera».

Pesaro

Le Cucine di Pesaro, con 84 milioni di euro realizza una crescita dell’8,6% tendenziale (+24,1% sul 2019), molto apprezzate le produzioni sul mercato americano (+47,6%). Le Macchine utensili e per il legno di Pesaro realizzano 134 milioni di euro nel trimestre, con una crescita rispettivamente del 6,6% rispetto al 2021 e dell’11,5% nei confronti del 2019. Il primo mercato di destinazione, Stati Uniti, segna un +8,8%, Francia e Germania crescono entrambe del 24% circa, mentre la Russia (che assorbe il 3% del totale) dimezza i flussi rispetto al primo trimestre del 2021.

Fabriano

Buone performance anche per il Cartario di Fabriano, che con 66 milioni di euro segna un +16,8% rispetto allo stesso periodo del 2021; va tuttavia segnalato che l’indice dei prezzi sui mercati esteri per l’industria dei prodotti in carta è cresciuto del 17,7% tendenziale nel primo trimestre del 2022. Il settore, tra i più energivori, è stato interessato anche dall’indisponibilità e dalla volatilità dei prezzi della materia prima, sotto la spinta della maggior richiesta di imballaggi in cartone, in sostituzione di quelli in plastica. In crescita le vendite verso Germania (+36,1%), Francia (+13,9%) e Spagna (+30,5%), mentre calano Grecia (-48,3%) e Turchia (-52,4%); raddoppio dei flussi verso Regno Unito e Stati Uniti. Molto positiva la dinamica dei distretti del Sistema Casa: le Cappe aspiranti ed elettrodomestici, con un totale export di 257 milioni di euro nel primo trimestre del 2022 segna un +11,3% (+21,8% rispetto allo stesso periodo del 2019). Ottimi risultati verso le prime quattro destinazioni commerciali, tutte europee: Germania (+6,6%), Francia (+56,4%), Spagna (+23,3%), Polonia (+37,5%), mentre calano le vendite verso Stati Uniti (-58,2%) e Russia (-18%) che pesa circa il 4% sul totale export del distretto.

Castelfidardo

Il distretto degli strumenti musicali di Castelfidardo conferma gli stessi valori del primo trimestre del 2021 (+1,4%), ma si assesta su livelli superiori di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Fermo

Le Calzature di Fermo, primo distretto per export della regione con oltre 400 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, nonostante l’ottimo recupero (+22,6%) è ancora sotto del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. In contrazione soprattutto il mercato russo, che assorbe circa l’8% del totale esportazioni del distretto e cala del -35,2% tendenziale (-46,7% rispetto allo stesso periodo del 2019); in crescita invece le vendite verso Germania (+17,5% tendenziale, ma è ancora sotto del 6,9% rispetto al 2019), Francia (che realizza un +7,8% rispetto al primo trimestre del 2021 e +2,8% sul 2019) e Stati Uniti (con progressi rispettivamente del +62,3% e +19%).

Abbigliamento marchigiano

Stessa dinamica per l’Abbigliamento marchigiano, che cresce del 22,1% rispetto al primo trimestre del 2021 (-8,9% sul 2019): i cali tendenziali verso il mercato francese (-24,4%) e russo (-14,7%, che qui pesa per il 7%) sono più che compensati dai progressi verso Germania (+31%), Stati Uniti (+123%) e Regno Unito (+146%). Per la Pelletteria di Tolentino (+39,8% vs. primo trimestre del 2021; -17,1% vs. 2019) si realizzano crescite diffuse verso tutte le principali destinazioni; spicca in particolare il mercato cinese, che triplica i valori rispetto allo stesso periodo del 2021. L’unico distretto a fare ancora meglio, tanto da recuperare anche i livelli pre-pandemia, è il Jeans valley di Montefeltro, che con uno sprint di oltre il 50% supera i livelli del 2019 del 9,1%, grazie soprattutto al forte balzo delle vendite verso la Francia, che passa da 2,3 milioni nel primo trimestre del 2021 a oltre 7,7 milioni nello stesso periodo del 2022.

Buono l’andamento dell’export distrettuale sui mercati maturi (+18,5%), grazie al contributo della Francia, prima destinazione commerciale nel 2021 (+14,3%), della Germania, che uguaglia la Francia per flussi nel primo trimestre del 2022 (+17,1%) e degli Stati Uniti (+17,3%), mercato dove il dollaro forte sta rendendo più convenienti i prodotti Made in Italy a beneficio soprattutto dei distretti del sistema moda. Crescono anche le vendite verso le economie emergenti (+16,3%), che pesano circa il 40% sul totale dell’export distrettuale marchigiano, grazie soprattutto al balzo delle vendite in Cina (+50,3%).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dalle Marche al mondo, l'export recupera i livelli pre-pandemia: i settori e le città che volano

AnconaToday è in caricamento