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Economia

Export: il cibo marchigiano spopola in Medio Oriente, Asia e Africa

I dati sul commercio estero diffusi dall'Istat che vedono le Marche tra le regioni che presentano una crescita delle esportazioni superiore alla media nazionale, con un complessivo +17%

Il cibo marchigiano fa registrare un aumento del 17% dell’export nel secondo semestre 2012. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati sul commercio estero diffusi dall’Istat che vedono le Marche tra le regioni che presentano una crescita delle esportazioni superiore alla media nazionale, con un complessivo +6,4%.

Nei primi sei mesi dell’anno il valore dei prodotti agroalimentari esportati è arrivata a quota 150 milioni di euro, contro i 128 dello stesso periodo del 2011, per un totale di 220 milioni di chili di cibo giunti sulle tavole di tutto il mondo.
Circa i due terzi finiscono nei paesi dell’Unione Europea ma i migliori risultati si stano registrando sui mercati extra Ue, con le esportazioni triplicate in Medio Oriente e nei paesi asiatici e raddoppiate in quelli africani.

“L’andamento delle esportazioni è un elemento positivo per l’economia regionale  dal quale dipendono molte delle opportunità di ripresa - sottolinea il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. Nel grande mare della globalizzazione ci salveremo solo ancorandoci a quei prodotti, quei manufatti, quelle modalità di produzione  che sono espressione diretta della nostra identità, dei suoi territori, delle sue risorse umane”.
 

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