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Economia

Fincantieri: gli esuberi diventano 205 e le navi se ne vanno

Ciarrocchi (Fiom) ricevuto a Roma dai vertici aziendali: aumentano di 35 unità gli esuberi e si allontanano le commesse per Ancona, Du Ponant compresa

Tutte le speranze dei lavoratori Fincantieri si sono infrante ieri a Roma, dove il segretario regionale della Fiom Cgil Giuseppe Ciarrocchi ha incontrato i vertici aziendali per pianificare la richiesta di cassa integrazione straordinaria.
Ciarrocchi si è visto presentare un prospetto aziendale che alzava il numero degli esuberi di 35 unità, portandolo da 180 a 205, e si è sentito riferire che la speranza per le due navi che dovevano essere assegnate all’arsenale è destinata probabilmente a infrangersi (con buona pace dei senatori dorici che si erano spesi in prima persona per le commesse): le banche hanno difficoltà a finanziarne una, la Silversea, mentre per la Du Ponant si prospetta l’ipotesi di un cantiere differente da quello dorico.

"Fincantieri chiederà un incontro al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, per discutere il piano industriale" fa sapere Ciarrocchi. Ad autorizzare la Cigs (12 mesi prorogabili per altri 12, lievitata da 452 a 473 unità) sarà poi il ministero del Lavoro: "ma bisogna fare presto perché per quattro cantieri, fra cui Ancona, l'assegno di cassa attuale scade a fine dicembre"

Gli “arsenalotti” avevano incontrato ieri l’assessore regionale Luchetti, con il quale avevano previsto un incontro sindacale che doveva svolgersi oggi ma che è stato rimandato di comune accordo a lunedì, in serata poi sono arrivate le pessime notizie da Roma.
 

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