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Aerdorica, dipendenti in solidarietà: c'è l'ok dei sindacati

Azienda e lavoratori d'accordo sugli ammortizzatori sociali, si tratta di tempi e ore di lavoro. Intanto la Regione pensa a vendere le sue quote ma mantenendo un suo 40%

Sui contratti di solidarietà tutti sono d'accordo. Su quante ore di lavoro riguarderanno e per quanto tempo si dovrà trattare. È quanto emerge dall'incontro che si è tenuto lunedì 24 ottobre tra Federica Massei, amministratore delegato di Aedorica, società di gestione dell'aeroporto Sanzio, e i sindacati dei lavoratori per superare la crisi in cui versa l'aeroscalo regionale. Come riferito dall'agenzia Dire «i rappresentanti dei lavoratori hanno richiesto un Piano operativo più dettagliato e si sono dati appuntamento al 7 novembre». La Massei ha proposto due anni di solidarietà per un 20% delle ore di lavoro. Cgil, Cisl e Uil, pur favorevoli all'ammortizzatore nutrono dubbi sul monte ore e sul periodo. Il Sanzio, hanno fatto notare, lavora poco d'inverno e molto d'estate: meglio allora una solidarietà "stagionale". Senza contare che alcune mansioni prevedono, per motivi di sicurezza e di regolamenti aeroportuali, un numero minimo di addetti presenti. Molte volte sono le stesse compagnie a richiedere personale ad Aerdorica. 

«Secondo noi mancano ancora parecchi dettagli per la chiusura– spiega Roberto Ascani della Fit-Cisl- Manca un progetto organizzativo. Alla base del contratto di solidarietà ci deve essere un progetto di riorganizzazione che non ci hanno presentato. Serve una riorganizzazione che regge quella ipotesi per non fare venire meno operatività aeroporto. 20% mi sembra comunque una cifra un po' esagerata speriamo la rivedano al ribasso», mentre Fabrizio Fabbietti, Filt-Cgil spiega che si dovranno definire «modalità applicative e l'arco temporale dell'applicazione dell'ammortizzatore sociale. L'obiettivo è di arrivare al 7 novembre con una bozza di accordo condivisa».

C'è qualche raggio di ottimismo per una società che fino a poco tempo fa sembrava sull'orlo del fallimento e con una Regione in totale disimpegno. La Massei avrebbe fatto capire ai sindacalisti che le intenzioni si sono modificate. Palazzo Raffaello è sempre propenso a una vendita di quote societarie ma vorrebbe mantenere per sé un 40% (a oggi ha l'85,77%, ndr). «Sarebbe stato miope un totale disimpegno – fa notare Giorgio Andreani, Uil Trasporti – Ora ci è stato fatto capire che il rischio fallimento non c'è. C'è unità d'intenti sugli ammortizzatori sociali ma dobbiamo verificare la parte tecnica della loro applicazione. Credo che in una 15ina di giorni giungeremo a un accordo».

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